Grillo: dobbiamo rifondare lo Stato
CosìBeppe Grillo alla folla che lo ha accolto ieri sera in piazza Borsa, dove ieri il suo movimento ha raccolto quasi duemila firme per le candidature a Camera e Senato. «Io potevo starmene nella mia villa, invece sono uscito dal cancello e mi sono buttato nello Stretto di Messina. E a fine elezioni torneròa fare spettacolo teatrale. Lo sto già scrivendo", ha spiegato, prima di ricapitolare il programma del movimento: «scuola, sanità e acqua pubbliche, cemento zero, cibo a km0, energie rinnovabili, una banca nazionalizzata che faccia mediocredito, uno Stato che si riprenda le concessioni che ha dato, come le Autostrade ai Benetton». E poi i tagli: «Le spese della Presidenza delle Repubblica, mettere un tetto a 4.000 euro per le pensioni, tagliare i contributi elettorali ai partiti, che sono di un miliardo e mezzo», risolvere il problema «delle multiutility che falliscono anche in monopolio». Grillo ha poi preso le difese di Gianroberto Casaleggio e precisato di non aver mai detto che l'Italia deve uscire dall'euro ma di voler affidare la scelta ai cittadini con un referendum. «I nostri ragazzi stanno amministrando bene, per questo non si parla più di loro, e in Sicilia tengono per loro soltanto 2.500 euro e restituiscono 17.500». «Spazziamo via tutti i partiti - ha aggiunto - ma prima facciamo una leggera, democratica indagine fiscale».