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Mario Monti rimanda tutti alla fine di questa settimana.

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Solodopo aver chiuso questa legislatura il Professore dirà se è disposto a candidarsi per il prossimo governo alla guida di una coalizione più ampia possibile oppure se resterà in disparte, dando l'appoggio esterno. Una scelta che Monti potrebbe annunciare forse sabato, nella conferenza di fine anno. Intanto oggi agli esponenti del Pdl che si riuniscono a Roma per dare vita a «Italia Popolare» potrebbe arrivare un messaggio di apprezzamento proprio dal premier. Una nota che ieri in molti sostenevano stesse preparando palazzo Chigi. E che potrebbe essere un bell'assist a quella parte del Pdl che sta cercando di costruire una nuova alleanza. «Credo davvero che Monti non abbia ancora deciso - spiega un parlamentare che oggi parteciperà alla manifestazione con il segretario Angelino Alfano - Molto dipenderà dalla coalizione che riusciremo a costruirgli intorno. E dai sondaggi che gli arriveranno in questa settimana. Noi siamo convinti che un'alleanza tra il Pdl e il centro di Casini e Montezemolo, con la presenza di Monti possa arrivare al 30%. Ci mancano 3 o 4 punti per raggiungere il Pd. Se il premier avrà conferma di questi numeri probabilmente accetterà di presentarsi alle elezioni». Insomma la situazione è ancora molto in movimento. Anche perché l'obiettivo del Professore sarebbe quello di cercare di disaggregare i Poli per rendere poi più facile una nuova formazione di centro. Avvolta nel mistero anche una eventuale Lista Monti. Se decidesse di farla il premier ci metterebbe sicuramente esponenti del mondo accademico, quello della Bocconi, l'università di cui è stato rettore e dalla quale provengono gran parte dei suoi consiglieri. E vorrebbe avere anche una certa libertà di decisione nella composizione delle liste dei partiti che lo sostengono. Sicuramente non tollererebbe esponenti che sono stati condannati o che sono indagati. Secondo un sondaggio dell'istituto di ricerca Datamonitor una formazione con il nome del Professore varrebbe il 4% nelle intenzioni di voto. Il Pd si conferma il primo partito con il 32%, registrando un incremento del 3,5%, perde invece il 2,2% il Pdl che si attesta al 15,8. Se si esclude il piccolo incremento della Lega Nord (0,3%), i partiti registrano tutti il segno meno. Il calo più forte è quello dell'Italia dei Valori (-2,7%), mentre l'Udc perde l'1,4% attestandosi al 4,6%). Intanto ieri Monti ha preso una giornata di riposo dalla politica ed è andato ad assistere, insieme alla moglie e al presidente del Senato Renato Schifani, al concerto di Natale nella basilica di Assisi. Per cena un menù «francescano» consumato insieme ai frati del convento: ravioli al sugo di pomodori, lenticchie, roastbeef e insalata. Al termine della cena un panettone tricolore. Apprezzato dal premier: «Sono riuscito a mangiare il panettone - ha detto prima di formulare i suoi auguri - Speriamo che il 2013 sia per tutti migliore di come, soprattutto per colpa mia, è stato il 2012».

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