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«Professore con il Cav? Come un Ufo a Montecitorio»

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Ese nel Pdl nel nome del premier al quale da poco è stata revocata la fiducia c'è un fiorire di manovre per l'aggancio del Professore nell'ambito del Ppe, è proprio nello schieramento centrale della «strana maggioranza» che lo ha sorretto senza remore fin dall'inizio che si consolida il lavoro avviato nei mesi scorsi. Al punto che Pier Ferdinando Casini liquida come «un Ufo a Montecitorio» la possibilità di una lista Monti-Berlusconi. Che poi ci sia una lista di centro che metta insieme lo stesso Casini, Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo è ancora presto per dirlo. Intanto si prepara il terreno. E così giovedì 20 dicembre Benedetto Della Vedova (capogruppo Fli), Gian Luca Galletti (capogruppo Udc) e Linda Lanzillotta (nel gruppo misto, presidente di Glocus) tornano alla carica con l'iniziativa dal titolo che non lascia spazio a equivoci: «riMontiano l'Italia 2013 - Il lavoro continua». L'evento si terrà alle 16 presso il Centro congressi Alibert e cade in un momento più complicato rispetto al 10 ottobre scorso quando si ragionava di come proiettare l'Agenda Monti sul futuro scenario politico anche in assenza di un impegno diretto del premier. Oggi le cose sono cambiate, nessuno vuole tirarlo per la giacca, però Monti, dimissionario, è atteso ad una scelta, rispetto alla quale spicca la freddezza del Pd, se non l'ipoteca «morale» evocata ieri da D'Alema. Monti se l'è cavata affermando di tenere sempre in considerazione i consigli di chi stima. Non per questo, dice Benedetto Della Vedova, «Monti può essere considerato una persona che si lascia condizionare. Starà a lui decidere e lo farà nei modi che riterrà opportuni. In ogni caso, senza voler polemizzare, la categoria dell'immoralità non mi sembra pertinente: cosa c'è di immorale nell'eventualità di cercare una conferma attraverso le elezioni, che sono competizione "challenging" per eccellenza?». «E poi, non dimentichiamo che Bersani e il centrosinistra in modo lucido e legittimo hanno scelto un'alleanza non marginale con chi ritiene che l'agenda a cui ha lavorato il presidente del Consiglio debba essere rottamata. E nello stesso Pd voci non insignificanti hanno espresso critiche verso il lavoro di Monti», ricorda Della Vedova. In questo senso, quindi, «riMontiamo l'Italia» è in campo già da prima dell'estate scorsa come catalizzatore «di un montismo che - prosegue - rappresenta un'offerta politica nuova per l'Italia sulla base di due assi portanti, serietà e riforme». Anche Linda Lanzillotta invita a non equivocare «la cortesia e il garbo che Monti dimostra con tutti gli interlocutori, anche i più importanti» con una forma di sudditanza psicologica.

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