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Renzi molla i suoi: «Penso solo a Firenze»

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MatteoRenzi, persa la battaglia per la premiership del centrosinistra, ha mantenuto la promessa. E ieri ha rilasciato al Corriere Fiorentino la sua prima intervista dopo la sfida che lo ha visto contrapposto a Pier Luigi Bersani. Un'intervista che ha il sapore di un atto di resa incondizionata. «Ora solo Firenze - dice -, e nel 2014 mi ricandido a sindaco». Nessuna voglia di rimettersi a lottare per portare «qualche amico» in Parlamento. Meglio parlare di tramvia, teatro dell'Opera, nuovo stadio. Le primarie del 29 o 30 dicembre per scegliere i candidati alle Politiche? Le regole che sembrano favorire la gestione da parte dei «ras locali» in gran parte filo-bersaniani? «È una partita su cui non ho ancora messo la testa». E su cui, forse, non la metterà mai. «È come l'8 settembre - commenta uno di quelli che lo ha accompagnato nell'avventura delle primarie nazionali -. Ci siamo arresi, si va a casa». Il clima attorno al sindaco è di smobilitazione. L'obiettivo, adesso, è farsi rieleggere a Palazzo Vecchio. Nic. Imb.

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