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Il cofondatore deluso: «Non me lo aspettavo, dobbiamo chiarirci»

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Pertutto il giorno il Pdl si è attorcigliato sulla questione della ricandidatura del senatore condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, con sentenza però annullata dalla Cassazione e rinvio in appello. Alla fine, la parola conclusiva l'ha messa Silvio Berlusconi: «Sicuramente ci sono persone che, a torto o ragione, sono state aggredite dalla magistrature e noi non possiamo permetterci di inserirle nelle nostre liste anche se la ritenuamo un'ingiustizia». Secondo il Cavaliere quelle contro il senatore sono «accuse infondate ma non possiamo permetterci di candidarlo. Ci spiace ma non possiamo permetterci di farlo». Parole che hanno colto di sorpresa il cofondatore di Forza Italia, che in mattinata aveva ostentato sicurezza: «Ho intenzione di ricandidarmi perché sono ancora perseguitato. Voglio lottare fino all'ultimo sangue, spero degli altri. Mi candiderò con Berlusconi», aveva detto Dell'Utri alla Zanzara su Radio24. E all'obiezione che Alfano e Meloni non sarebbero stati d'accordo, il senatore aveva risposto piccato: «Ma siamo noi che forse non ricandidiamo loro, Alfano e la Meloni, che diritto hanno a dire loro chi si deve candidare? Non decidono loro. E poi la Meloni non è neanche nel mio partito. Parlano così perché pensano che io sia più debole. Quando l'albero cade tutti corrono a far legna». A quel punto si era scatenata l'ennesima ridda di polemiche nel partito con gli ex An ad attaccare Dell'Utri e Bondi a rispondere che a nessuno di loro spettava decidere le candidature e che se ne sarebbe occupato, come al solito, solo Berlusconi. Ma, a sorpresa, il verdetto del Cav era stato negativo. Al senatore siciliano non è restato che prenderne atto, senza però alzare bandiera bianca: «Lo ammetto sono un po' sorpreso dalle parole di Berlusconi, dobbiamo vederci e chiarire. Anche se, a dire il vero, ero stato io tempo fa a chiedergli di non ricandidarmi, ma nel frattempo ho cambiato idea e ancora non ho avuto modo di dirlo a Berlusconi. Secondo me per questo motivo ha detto quella frase. Ma nel frattempo ho cambiato idea. Ne dobbiamo parlare».

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