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Monti resti in campo contro il populismo

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Siè innescato in queste ultime ore nel nostro Paese un fattore drammaticamente destabilizzante per la netta inversione di tendenza che rischia di trascinare la politica italiana in una deriva tragica. E per l'involuzione che potremo avere in Europa, dove dovremo sicuramente proporre ai partner, Germania in testa, un cambiamento di linea che consenta di tornare a investire, ma certo non con le parole d'ordine armate che queste forze politiche adotteranno in campagna elettorale, contro la moneta unica e l'eurosistema, contro la Germania e in assoluto contro il risanamento finanziario. Atteggiamenti che non possono non preoccupare gli altri componenti del club continentale e indurli a reazioni che altro non possono fare all'Italia se non del male. Oggi siamo consapevoli che sicuramente il tribunale della storia chiederà presto conto di questa confusione contaminata da troppi opportunismi che sono trasversalmente ovunque: a destra, a sinistra, al centro, nel governo tecnico. Sicuramente il processo riformatore messo in atto potrà e dovrà essere perfezionato strada facendo con il sostegno delle forze riformiste che condividono valori e responsabilità : uomini e donne che hanno sostenuto consapevolmente quest'anno difficile soprattutto in materia di politiche del lavoro e per l'occupabilità femminile. Scelte di mediazione e risultati raggiunti alle condizioni date e da modificare in parte, ai quali continuo a prestare volentieri il mio contributo nella certezza dell'impegno che il Ministro Fornero ha dedicato con abnegazione e professionalità, pagando costi anche personali altissimi con minacce infami rivolte alla Sua famiglia. Vi sono altri ministri dell'attuale compagine che ambiscono al «dopo», che hanno fatto l'errore di temporeggiare perché vittime della trappola che loro stessi hanno contribuito a creare : quella del «finché siamo al governo, essendo tecnici, non possiamo fare politica». Errore perché era loro interesse togliersi di dosso la marchiatura di «tecnici», e perché era nell'interesse del Paese fissare l'impegno anche per la prossima legislatura (scendendo in campo, non aspettando che gli altri perdessero per fare il Monti-bis). Ed è proprio la Sua discesa in campo, Presidente, l'unica chance per bloccare questo deriva che la politica sta per compiere. Questa è una lettera aperta e sincera: la prego Presidente Monti ci pensi e metta da parte prudenze e riserve, e stia ancora al servizio del Paese per evitare che le prossime elezioni anziché essere, come speravamo, l'inizio della Terza Repubblica, siano l'inizio della fine. *Consigliera nazionale di parità

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