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La Finanza indaga sulle spese alla Regione

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Manell'obiettivo della Guardia di Finanza, che ieri si è presentata al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ci sono le spese di rappresentanza dei consiglieri. Si vuole fare luce sulla possibile «incidenza eccessiva» di pranzi, cene e altri costi nei conti dei gruppi consiliari. Tutto, anche l'indagine a Trieste, nasce in qualche modo dal caso Fiorito alla Regione Lazio. A settembre, quando l'ex capogruppo del Pdl laziale viene indagato, in tutta Italia le procure accentrano la loro attenzione, così come i media. In Friuli la pressione delle testate locali spinge i gruppi consiliari a pubblicare i rispettivi bilanci. Il primo a mandare alle redazioni le cifre del 2011 è il Pd, a seguire tutti gli altri. Ma si tratta di consuntivi finali, non delle singole fatture e ricevute. La Procura della Repubblica di Trieste vuole approfondire, e partendo proprio dalle notizie dei giornali, trasmette gli atti alla Procura della Corte dei Conti perché indaghi «in riferimento alla notizia di un'eccessiva incidenza delle spese di rappresentanza sull'importo complessivo, circa un terzo delle risorse usate nel 2011». La somma totale spesa dagli 8 gruppi ammonta a 2,7 milioni di euro tra spese per la divulgazione, cancelleria, rimborsi, libri, polizze, collaborazioni, consulenze, sondaggi e, appunto rappresentanza.

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