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La febbre dello spread scende sotto quota 300 Giova l'accordo su Atene

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Monti:l'obiettivo è arrivare a 287 La Grecia avvia il riacquisto del debito

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Risultato:le Borse vanno in positivo ma soprattutto lo spread tra i Btp e i Bund scende sotto i 300 punti, a 292, il livello minimo da marzo per poi risalire a fine giornata a 304 punti. Il rendimento del Btp ora vale il 4,45%. A novembre di un anno fa il differenziale con i titoli tedeschi era salito al tetto record di 574 punti per poi scendere sotto i 300 punti di marzo scorso, quindi un nuovo decollo sopra la quota dei 500 punti a luglio e poi ieri a 292. Il premier Mario Monti ha indicato un nuovo obiettivo che è il dimezzamento rispetto ai 574 punti base, livello trovato «quando abbiamo iniziato», ovvero 287 punti. Parlando al termine del vertice a Lione con il presidente Hollande, Monti ha sottolineato che malgrado «l'altezza del debito pubblico italiano figlia di un lungo passato», il «riconoscimento internazionale sulla correttezza della politica economica italiana è sempre più generalizzato». Ha spiegato che c'è «ogni volta che c'è un'incertezza diffusa sulla tenuta dell'area euro, come spesso è stata determinata dalla Grecia, in mancanza di una sufficientemente forte reazione europea, questo fa prevalere la forza ascendente nei nostri spread». Ma adesso ci dovrebbe essere un giro di boa. «Con le decisioni di giugno e quella sulla Grecia il quadro sembra distendersi, anche l'Italia ne beneficia e lo spread è in un andamento decrescente». Monti ha poi sottolineato, in una intervista congiunta con Hollande che la causa dell'alta disoccupazione, specialmente giovanile, è da attribuirsi non alla disciplina che si impone oggi, ma alla assenza totale di questa disciplina fino a pochi anni fa». Questo perché i «governi precedenti non si sono posti il problema del disavanzo pubblico ma hanno ricercato il consenso immediato e per le successive elezioni». Monti ammette che «l'intervento di Bruxelles comporta una fase transitoria connotata da dinamiche recessive, ma gli interventi per crescita e sviluppo consentiranno nel tempo di riconciliare l'opinione pubblica, soprattutto giovanile, con l'Europa». Poi fa l'esempio del caso della Grecia che «prima di entrare nell'Euro era l'antitesi della moderna economia di mercato e mai avrebbe intrapreso le attuali riforme che stanno modernizzando la società». Infine sottolinea che «in economia non devono esistere tabù ma la svalutazione dell'euro è impraticabile». Ieri sera l'Eurogruppo ha quindi discusso il piano di riacquisto del debito da parte della Grecia che è propedeutico all'arrivo di aiuti. Atene ha precisato che i detentori di titoli del debito pubblico greco sono stati invitati a cedere i bond in cambio del pagamento di un valore tra il 32,2% e il 40,1% del loro valore facciale, in un'operazione di riacquisto fino a 10 miliardi di euro, che sono un anticipo sui futuri prestiti concessi alla Grecia proprio per il buyback. Gli investitori dichiarano quanti titoli intendono vendere, prima della determinazione del prezzo, tra il 7 e il 17 dicembre. Il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha smentito l'ipotesi di assunzione di una perdita sui crediti greci come forma di finanziamento definendo «molto fantasiosa» qualsiasi interpretazione delle dichiarazioni rilasciate al Bild dalla Cancelliera tedesca, Angela Merkel. Quest'ultima non ha escluso un possibile taglio del debito greco da parte del governo tedesco dopo il 2014-2015. Seibert ha sottolineato che le misure di finanziamento per la Grecia potrebbero includere ulteriori riduzioni sugli interessi che la Grecia paga sui prestiti ufficiali e un più basso cofinanziamento nei fondi strutturali. Il ministro dell'Economia Schaeuble ha detto che «le trasformazioni che dovranno essere compiute in Grecia sono del tutto simili a quelle che hanno vissuto i Paesi dell'europa dell'est» dopo la caduta del comunismo. Secondo il ministro olandese delle Finanze, Jeroen Dijsselbloem, ci sono altre due misure che aiuterebbero Atene a ridurre il suo debito nel caso in cui l'operazione di «buyback» dei titoli non dovesse avere gli effetti desiderati. Secondo il ministro olandese delle Finanze, Jeroen Dijsselbloem, il pacchetto taglia-debito prevede anche «co-finanziamento dei fondi strutturali e una riduzione dei tassi di interesse». Entrambe le misure aiuterebbero la Grecia a portare avanti progetti co-finanziati dalla Ue, con pochissimo sforzo economico da parte sua. Intanto la Germania ha collocato 2,587 miliardi di euro di bond semestrali a un tasso di -0,017%, contro il -0,012% della precedente asta. Infine il ministero delle Finanze tedesco si aspetta che il bilancio pubblico della Germania torni in pareggio fin da quest'anno, prima del previsto. In estate Berlino aveva stimato un deficit dello 0,5% nel 2012, contro lo 0,8% del 2011 e si aspettava di raggiungere il pareggio nel 2014.

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