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Tanti in fila con la mail Ma vengono respinti

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Alle16,30 di ieri si era arrivati al 67 per cento dei votanti delle ore 20 del primo turno. «La sede dove si è presentata più gente è quella di piazza Porro Lambertenghi: alle 16,30 ha votato il 73% dei già registrati - sottolinea Paola Ilari, vicesegretario del Pd nel IV Municipio - Molti casi di persone ingannate da quelle che definisco false mail in cui si leggeva che pur non essendo andati a votare la volta scorsa e non essendo registrati, potevano comunque presentarsi. La mail della fondazione Big Bang di Renzi non ha alcun valore. L'unico organismo che può autorizzare al voto è il comitato elettorale Italia Bene Comune». «A Roma quelle mail sono arrivate a circa 12.000 persone - rincara la Ilari - ma ne sono state autorizzate 1.800, quelle che hanno potuto far valere motivi validi per non essersi presentati e già registrati, con certificati medici o altro di riscontrabile. In IV Municipio, finora sono state autorizzate al voto 16 persone non precedentemente registrate». Tanta gente in fila a via Giovanni Verga, zona Casal Boccone: a mezzogiorno avevano votato 312 elettori; alle 20 della precedente domenica, si erano presentati in 971. Fanalino di coda, alle 16,30, il punto di largo Fratelli Lumiere, nel popolare quartiere di Vigne Nuove, giunto a quota 63%. Bel serpentone di persone già alle 7,30 davanti la sezione di piazza Monte Baldo, la più antica del Partito a Monte Sacro. Qui al primo turno si è votato di più: 1.800 elettori circa. Ieri, fino alle 12, si sono presentati in 583, poi il flusso è scemato. Mezz'ora più tardi, nella conservatrice piazza Talenti, il gazebo del Pd registrava 430 votanti sui 970 della volta precedente: dietro l'urna, il consigliere municipale Dionisi. Molto forte la spinta di Sel nella sezione di via Capraia dove è andato a votare il 78% dei già registrati. Nella scorsa tornata, Bersani ha preso il 47% dei voti, Vendola e Renzi il 25, quindi nel pomeriggio già molti azzardavano le prime previsioni: Bersani primo in Municipio con una forbice di preferenze fra il 53 e il 60 per cento. Spostandosi più lontani, a Cinquina, 190 votanti alle 18, tre persone autorizzate al voto dopo regolare iscrizione al secondo turno, dieci sono state respinte. Unica lamentela, quella di alcuni militanti: «Il comitato elettorale non ha mandato manifesti, adesivi e urna. Che ci hanno fatto con i 2 milioni raccolti la volta precedente?». Oggi hanno il gruppo elettrogeno ma l'altra domenica gli è arrivato solo un'ora prima della chiusura del seggio: sono rimasti al buio e al freddo, «costretti a stare con le tende aperte per avere la luce dei lampioni».

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