Anche con il certificato la bersaniana non vota
Senzagiustificazione, quindi, rimandato alle prossime elezioni. Respinti anche tra le sezioni dell'Esquilino, via dei Giubbonari e Testaccio, dove per lo più si sono segnalati elettori, chi in buona fede chi meno, che si appellavano alle modalità di iscrizione scaricate da domenicavoto.it. Casi limite, infine, come quello di una 82enne disabile cui, nonostante i biglietti del treno e i referti medici che appuravano l'impossibilità di partecipare, «è stato impedito di votare, e volete sapere chi? Bersani!». In via dei Giubbonari, dove si aspettava Occhetto, intorno alle 12 avevano già votato 343 persone, più o meno «le stesse facce dell'altra volta – aggiornava dal coordinamento Maria Pia Zattella – Si saranno presentati al massimo una decina di esclusi, la maggior parte ha capito anche se sono andati via un po' delusi, qualcun altro ha detto la sua, che "non c'è libertà", ma fatti isolati». Fuori dal seggio si cerca di fare un primo, parziale sondaggio: ad ascoltare quanto riferito alle incaricate della Luiss, circa l'80% delle persone che si sono presentate in sezione hanno giudicato «molto o abbastanza positivo» il metodo di registrazione al voto, per il restante 20 è invece «poco chiaro» o «non democratico». In via Zabaglia, a Testaccio, nel primo pomeriggio si erano superati i numeri di affluenza della volta scorsa: «Ben 325 persone – fa un bilancio Teresa Balardi – solo 7 o 8 non hanno potuto votare perché non registrate e 2 o 3 invece giustificati». C'è però anche un'anziana, Giuliana Simmi, avvilita «perché pensavo bastasse il certificato elettorale: avrei votato Bersani». Solidale la signora Nadia Castellani: «Sto con Renzi, e non c'era bisogno di tutte queste giustificazioni». Sempre Bersani, in piazza della Madonna dei Monti, ha perso un'altra elettrice «per ragioni pazzesche – si sfoga Lidia Sansoni, che si presenta 82enne, disabile, picchetti di gioventù per aprire il suffragio alle donne ed elettrice di sinistra dal '48 – ho con me cartelle cliniche, biglietti del treno per e da Milano, data e ora della mail inviata da mio figlio al coordinamento cui però non hanno risposto: più di questo che deve fare una persona per scegliere Bersani?» Qui non ha votato neppure il prete di zona: «Il viceparroco ha inviato una mail il 30 ma non ci ha portato la risposta, si è presentato solo con la stampa delle modalità di registrazione», motiva l'esclusione Luigi Colacchi dal comitato. Mentre i renziani giurano: «Il don se ne è andato dicendo che si sono dimostrati sordi alle istanze di partecipazione della società civile». C'è anche chi però invita alla calma, come Stefano Guidotti: «Voterò Renzi ma non amo le polemiche, a Dante contro Golia è bastata la fionda».