RENZI voto 7,5 Il viso di Matteo Renzi, nelle sue espressioni, appare meno duro di quello di Bersani e questo diventa un tratto chiave della sua fisicità durante tutto il confronto tv.
Senzagiacca, la cravatta blu, colletto alla francese, senza bottoni e con le maniche arrotolate ma non troppo. Tutto quanto per non sembrare, a cominciare dall'abito, un monaco di quella tanta vituperata casta. LINGUAGGIO 7,5 D'attacco. Renzi punta sul ritmo, la sua fiorentinità è sapida ed a tratti persino sarcastica. Frasi brevi, senza abuso di eloquio ma con un utilizzo di ben 4 delle 5 repliche concesse dal format nei primi 50 minuti di programma. Tra le premesse ripetute, colpisce «sarebbe facile dire..»: è il modo renziano di essere pragmatico, comunicando che cambiare non sarà una passeggiata ma che si può. Torna - dopo un po' di panchina - la parola rottamare, rivolta a un pezzo del gruppo dirigente, entrato negli -anta, del centrosinistra. CONTENUTI 7,5 Il percorso di Renzi, volendo riassumerlo all'osso, passa in tre frasi. La prima rivolta al rivale: «Il nostro Governo con te e Visco ha dato i poteri a Equitalia. Tu sei stato al Governo, in questi anni, 2547 giorni». Quindi, il passato anche del centrosinistra non è l'Eden. Anzi. La seconda: «O il sud cambia e esce da questa logica di raccomandazioni e dintorni o non andiamo da nessuna parte», indirizzata ad un certo tipo di familismo che imprigiona il Paese. La terza, sulla dieta da imporre alla politica, a cominciare dall'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Nessun rimpianto, insomma, per quel che è stato. SPERANZA DI FUTURO 7,5 C'è l'eco di Steve Jobs, della sua visionarietà, nella metastoria che Renzi racconta durante tutto il duello. La voglia di un under 40 di non sentirsi ancora giovane, come troppo spesso si è fatto in Italia, ma pronto per governare l'Italia cominciando da casa propria: conquistare la guida del partito. Non sarà la panacea, certo, ma si ha l'impressione che del passato Renzi butti parecchio. E già questo, negli spettatori che ascoltano, pare un modo per guardare avanti.