Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Sciopero dei lavoratori di Banca Mps: lo hanno annunciato i coordinamenti Rsa dell'Istituto, per «contrastare con ogni mezzo» le decisioni del Monte dei Paschi di Siena che ieri ha presentato il nuovo piano industriale.

default_image

  • a
  • a
  • a

Perquesto motivo sono già in corso di attivazione le procedure per indire uno sciopero di tutto il personale». L'esposizione del piano, mercoledì, secondo i sindacati ha mostrato «la assoluta mancanza di una qualsiasi idea a livello di progetto industriale, ed una sconcertante approssimazione su ogni punto presentato». «Evidentemente – hanno proseguito – l'unica cosa che interessava al management era l'effetto annuncio dei pesanti tagli occupazionali e del costo del lavoro, mentre non è stata data alcuna specifica risposta sui temi ad essi correlati, quali cessioni di asset, gestione degli esuberi ed esternalizzazioni». I sindacati hanno poi criticato la disdetta del contratto integrativo, «una decisione di arroganza infinita», e si sono lamentati di aver appreso dalla stampa della cessione della quota in Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti «senza che venisse fatta da parte dell'azienda alcun tipo di comunicazione». Inatnto però la banca è alle prese con il prestito che ha ottenuto dal governo per ripianare il buco di bilancio. Per questo il Monte dei Paschi pagherà le cedole dovute al tesoro per la remunerazione dei nuovi «Tremonti bond» anche con azioni di nuova emissione. Lo prevede il decreto dismissioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, all'interno del quale sono state inserite le norme per il sostegno pubblico alla banca senese che potrà arrivare fino a 3,9 miliardi. I nuovi strumenti finanziari sono convertibili, come i vecchi «Tremonti bond» già sottoscritti per 1,9 miliardi dal Tesoro a favore di Mps. Il pagamento degli interessi dipende dalla disponibilità di utili distribuibili. In assenza o incapienza di questi utili il Monte dei Paschi «assegna al Tesoro azioni di nuova emissione per una quota del patrimonio netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta». Da parte sua lo Stato, per far fronte all'esborso nei confronti della banca, potrà effettuare tagli lineari alle spese dei ministeri (eccetto stipendi, spese per interessi, fondi per università, ricerca, enti locali, accordi internazionali); ridurre singole autorizzazioni legislative di spesa; emettere titoli di debito pubblico. Lo stesso decreto legge prevede la possibilità per la Cassa Depositi e Prestiti di acquistare le partecipazioni dello Stato in Fintecna, Sace e Simest. Lui. Fra.

Dai blog