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«Milanese vittima di Finmeccanica»

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L'azienda,che aveva legami con i servizi segreti, ha messo in atto una manovra per mettere in cattiva luce il mio assistito, lo stesso Tremonti e gli inquirenti. Nel processo intendiamo dimostrare tutto ciò». È quanto ha affermato il difensore dell'onorevole Marco Milanese, l'avvocato Bruno Larosa, che ieri ha preso la parola nel corso dell'udienza del processo che vede il parlamentare Pdl accusato di finanziamento illecito in relazione alla compravendita di uno yacht. Gli altri imputati hanno scelto di patteggiare: nella prossima udienza, fissata per il 7 novembre, saranno definite le posizioni dell'ex consulente esterno di Finmeccanica, Lorenzo Cola, e dell'ex presidente di TechnoSky, Fabrizio Franco Testa. Nei confronti di Cola la pena concordata sarà di tre mesi, mentre per il dirigente, dopo la definizione di un'ulteriore vicenda in cui è coinvolto, la condanna dovrebbe attestarsi ad un anno, con tutti i benefici di legge previsti. Il processo riguarda il filone dell'inchiesta sugli appalti dell'Enav relativo alla vendita a Eurotec di una barca da 15 metri, un Dolphin 64 della Mochi Craft acquistato in leasing (20mila euro al mese) proprio da Milanese. Secondo l'accusa, la vendita dell'imbarcazione, a un prezzo maggiorato rispetto al suo valore, sarebbe stata la contropartita richiesta da Milanese per la nomina dell'ex consigliere di amministrazione dell'Enav, Testa, a presidente di Technosky.

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