Anche la Francia alle urne, i socialisti cercano la conferma
Unoscrutinio da cui arriveranno verdetti cruciali per il presidente Francois Hollande e il suo governo, ma anche per le formazioni uscite sconfitte dalle presidenziali. I socialisti puntano a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, cosa che garantirebbe loro una certa libertà di movimento nella composizione della squadra di governo (che, in base alla legge francese, dovrà in ogni caso essere ridefinita dopo lo scrutinio) e buone possibilità di portare avanti le misure promesse in campagna elettorale da Hollande, soprattutto in ambito economico e negli affari europei. Secondo gli ultimi sondaggi il traguardo dovrebbe essere raggiunto senza difficoltà: tutti i maggiori istituti assegnano al partito socialista almeno 300 seggi, abbastanza per poter fare a meno del sostegno della sinistra estrema, le cui posizioni su alcuni temi sono divergenti e difficilmente conciliabili con quelle del presidente e dei suoi. Dall'altro lato dell'arco parlamentare, l'Ump, il partito dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, punta a limitare i danni dopo una campagna elettorale costellata da errori comunicativi, uscite maldestre e litigi interni, a partire da quello sulla designazione del futuro leader. Uno scontro aperto tra l'ex premier Francois Fillon e il giovane astro nascente Jean-Francois Copè, che però, secondo i commentatori politici e numerosi militanti, avrebbe forse dovuto attendere almeno fino a dopo le elezioni politiche. Inciampi che comunque, secondo i sondaggi, non dovrebbero aver un impatto eccessivo sul risultato elettorale, che dovrebbe attestarsi intorno al 35% dei seggi. Mira invece a un traguardo storico l'estrema destra del Front National, che nelle consultazioni a scrutinio uninominale della Quinta Repubblica non è mai riuscito a conquistare un seggio in Parlamento (con la sola, parziale eccezione di Jean-Marie Le Chevallier, eletto deputato nella circoscrizione di Tolone nel 1997, ma la cui vittoria fu invalidata appena qualche mese dopo per infrazioni alla legge sui finanziamenti alla campagna elettorale). Almeno tre i candidati in buona posizione per superare la fatidica soglia: l'avvocato Gilbert Collard, candidato nella circoscrizione di Nimes, bastione storico del Fn, la leader Marine Le Pen e soprattutto sua nipote Marion, ventidue anni appena, data per vincente dai sondaggi nella Vaucluse (Sud).