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Titoli di Stato sotto tensione, i Btp triennali schizzano al 5,30%

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Lagiornata sui mercati si è aperta con la paura di un tracollo della Spagna e di un rapido contagio all'Italia oltre alla minaccia di una uscita della Grecia dall'euro. Così, il tasso dei Btp triennali messi in asta dal Tesoro ha superato il 5% rivedendo i massimi da dicembre, quando il nostro Paese attraversava la fase più convulsa e drammatica della crisi. Per piazzare tutti i tre miliardi dei titoli di Stato, il Tesoro ha dovuto offrire un rendimento del 5,30% dal 3,91% dell'analoga asta di maggio, segnando un massimo da dicembre. La domanda è salita a 1,59 volte l'importo offerto, in rialzo da 1,52 precedente. L'aumento dei rendimenti ha avuto subito un impatto sullo spread che è decollato oltre i 480 punti per poi scendere a 460. L'ennesima fiammata ha fatto dire al premier Monti che si tratta di un andamento anomalo che non rispecchia i sacrifici e i risultati conseguiti dal Paese sul fronte del risanamento dei conti. Ma anche i Bonos spagnoli sono arrivati al record del 7%, la soglia limite che ha costretto Grecia, Irlanda e Portogallo al salvataggio internazionale. E in un clima di forte incertezza le Borse europee sono partite deboli dopo la decisione di Moody's di tagliare il rating su Spagna e Cipro. Poi, proprio da Grecia e Spagna è arrivata la schiarita che ha fatto recuperare gli spread e i listini del Vecchio Continente: un sondaggio segreto dà per vincente in Grecia il partito filo-europeista alle cruciali elezioni di questo fine settimana. E indiscrezioni sulla verifica compiuta da revisori indipendenti sui conti delle banche spagnole rivelano necessità di capitali freschi per 60-70 miliardi a fronte di un prestito di 100 miliardi deciso dall'Unione Europea. Piazza Affari nel finale rimbalza dell'1,47% grazie agli acquisti su titoli bancari che hanno ripreso fiato appena lo spread ha cominciato a scendere dopo la fiammata del mattino. In progresso tutti i titoli delle banche con Bpm (+5,23%), Unicredit (+4,8%), Mediolanum (+4,45%), Bper (+3,57%) e Banco Popolare (+3,21%). Bene anche Madrid (+1,22%) ed è boom per Atene (+12,5%), mentre Parigi chiude sulla parità (+0,08%) e restano deboli Francoforte (-0,23%) e Londra (-0,31%). Intanto in serata si è diffusa l'indiscrezione che le banche centrali sarebbero pronte ad agire per calmare eventuali tensioni dopo il voto in Grecia. Un'azione coordinata delle banche centrali potrebbe avvenire dopo il voto in Grecia, se sarà necessario. Si tratterebbe di un'iniezione di liquidità e potrebbe avvenire già domenica.

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