Scontri al «Blockupy Fornero»
Al Pantheon bombe carta e fumogeni, 6 feriti tra le forze dell'ordine A Montecitorio gli studenti tirano palloni al «governo del rigore»
L'intenzioneera assaltare il palazzo del Parlamento partendo dal Pantheon. Circa trecento manifestanti di «Blockupy Fornero», che avevano trascorso la notte in piazza della Rotonda dormendo nelle tende, sono riusciti a percorrere appena duecento metri prima di trovarsi di fronte allo sbarramento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. E proprio in quel momento ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di precari e studenti, «armati» di scudi di cartone colorati di rosso, sampietrini, fumogeni e bombe carta, e le divise. Il lancio di un grosso petardo ha infatti ferito quattro agenti della polizia di Stato e due carabinieri. Gli investigatori sono stati feriti alle braccia, alle gambe e al petto: due sono stati trasferiti all'ospedale Santo Spirito e gli altri quattro sono stati medicati sul posto dagli operatori del 118. Per un militare i medici hanno stabilito una prognosi di venti giorni. La manifestazione era stata organizzata per protestare contro il ddl del ministro del Lavoro Elsa Fornero e contro il governo «dei rigori». I partecipanti, infatti, hanno lanciato palloni da calcio bianchi e neri in mezzo ai blindati della polizia e dei carabinieri come segno dimostrativo. «No alla Bce, no all'austerità, occupiamo tutta la città» è uno dei cori che si è alzato in mezzo a piazza Montecitorio e piazza della Rotonda. Non solo. «Mario Monti fai default» e «revolution» hanno urlato i manifestanti, che per la maggior parte era studenti e giovani precari. «È solo l'inizio, proseguiremo anche a settembre - ha detto uno manifestante - gli studenti sono stanchi dei continui tagli alla scuola e ai precari che guadagnano tre euro l'ora». «In Italia non si muove nulla e la gente è disperata - prosegue un precario - i licenziamenti sono ai massimi livelli storici, bisogna ribellarsi a questo governo. Chi governa deve capire che rischiamo di finire come la Grecia e noi vogliamo evitare che questo accada, il rischio lo vogliamo sconfiggere con queste iniziative di protesta, per far capire che la gente è stanca di pagare e non lavorare». E infine: «Siamo contro il governo Monti, la crisi non possimo pagarla noi, serve uno sciopero generale». La tensione tra polizia e manifestanti c'è stata quando hanno cercato di sfondare il cordone di forze dell'ordine che presidiava Montecitorio. «Ci hanno preso a manganellate», ha urlato un ragazzo mentre si teneva sulla testa una busta di plastica con il ghiaccio. Intorno alle 17 è stato abbandonato il presidio del Pantheon e i precari hanno raggiunto il Teatro Valle. Quella di ieri, comunque, è soltanto la prima manifestazione che occuperà le strade del centro storico della Capitale nel periodo estivo. Tanto che già domani nel cuore della città eterna torneranno in piazza precari e sindacati per puntare il dito contro il lavoro che sta portando avanti il governo Monti. Non solo. Anche per il prossimo 13 luglio è stato organizzato un corteo davanti al Palazzaccio della Cassazione in piazza Cavour in occasione della sentenza nei confronti di 10 persone che sono state condannate tra i dieci e i quindici anni per aver partecipato agli scontri del G8 a Genova nel luglio del 2001. Anche in quest'occasione l'intelligence non esclude che ci possano essere momenti di tensione come ieri, con tentativi di cariche, lancio di sassi, fumogeni e bombe carta. Sotto osservazione, infatti, anche diversi siti internet che vengono usati dai manifestanti per comunicare, per decidere date e spostamenti e raccogliere adesioni alle loro proteste. Sempre ieri, comunque, per le vie della Capitale ha sfilato un altro corteo, autorizzato: quello della Fiom, che ha raggiunto il ministero dello Sviluppo economico. «Sugli esodati ci aspettiamo risposte per tutti, se così non fosse proseguiremo con le azioni di protesta», ha dichiarato ieri mattina il segretario generale della Fiom Maurizio Landini.