Prezzolini e l'Europa dei furbi e dei fessi
L’Italia non vince, il rendimento dei Btp schizza alle stelle, Monti e Hollande promettono ma non sappiamo cosa manterranno. Abbiamo una sola certezza: la Germania è la squadra più forte degli Europei e la cancelliera Merkel è quasi senza avversari. Gli eventi convergono: i tedeschi sono la forza egemone del Vecchio Continente, basta dare un’occhiata allo spread per capire che Berlino è impermeabile alle critiche. Con una mano carezza, con l’altra bastona. E dunque per la Merkel la Grecia deve restare nell’euro, ma facendo bene i compiti. L’Italia è un grande Paese e Monti un ottimo premier, ma facendo bene i compiti. La Francia con Hollande è un alleato indispensabile e siamo d’accordo sulla crescita, ma sempre facendo bene i compiti. Di fronte a questo muro teutonico cosa volete che facciano gli altri statisti di calibro minore? Niente. Finché i tedeschi avranno l’euro in perfetta replica del marco, saranno in una botte di ferro. L’unica speranza per far intenerire i panzer è che la crisi travolga anche loro. La storia si esprime per cicli e sprigiona forze irrefrenabili: è un altro momento favorevole alla Germania, la sua fame di spazi ha bisogno di essere saziata e Carl Schmitt in questo continua ad essere maestro. Ma dobbiamo. essere sinceri: i «latinos» facilitano le cose ai tedeschi. Se i club di calcio spagnoli devono 5 miliardi di euro al fisco e le banche hanno finanziato le follie del pallone, non vi sembra che ci sia qualcosa che non va? Se l’Italia paga pensioni d’invalidità false, e ha una classe politica che si divide sulla legge anti corruzione perché a destra e a sinistra ci sono pelosi interessi, davvero è tutto normale? Se in Grecia ballano il sirtaki, bevono ouzo e truccano i conti, è spirito olimpico o truffa? Se a Lisbona ascoltano il fado, bevono porto, mangiano baccalà e poi vanno a fare la siesta, ad Amburgo cosa pensano? La cancelliera Merkel non è un genio, rischia di affondare l’Euro, ma il club Med dell’Europa ne ha combinate di tutti i colori. Il mitico Prezzolini diceva che gli italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi. Anche gli europei.