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Il Sole 24 Ore scopre la causa della crisi: Merkel muoviti

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Questasituazione non può andare avanti, il prossimo consiglio europeo non può chiudersi senza aver preso una decisione e la cancelliera tedesca Angela Merkel deve smettere di essere indifferente alla rabbia dei greci, distante dall'orgoglio ferito degli spagnoli, dalle paure italiane e dalle angosce francesi. Lo ha scritto ieri il direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, sulla prima pagina del quotidiano in un editoriale intitolato «Schnell, Frau Merkel» (faccia presto, signora Merkel). Nell'articolo si sottolinea come sia necessario dare un messaggio forte ai mercati: l'Europa esiste, non salta. Le azioni per raggiungere l'obiettivo sono tre: garanzia unica per i depositi bancari europei, accesso diretto al fondo salva-stati (Efsf) da parte degli istituti di credito e unificazione dei debiti pubblici europei distinguendo (paese per paese) il carico degli interessi ma neutralizzando così l'azione della speculazione sui tassi dei titoli sovrani dei paesi del Sud Europa (e non solo) che si è rivelata molto onerosa. Queste misure, precisa il quotidiano, servono subito, all'Europa e alla Germania, che non può restare forte e in salute tra le macerie di piccoli e grandi paesi europei, considerando anche che esporta in europa oltre il 60% delle sue produzioni. Angela Merkel deve quindi agire in fretta se vuole che la sua Germania resti protagonista e, aggiunge il direttore nel suo editoriale, è ritrovando velocemente una unità politica che l'Europa può essere un concorrente temibile per tutti e garantire reddito e occupazione. Il direttore del quotidiano confindustriale non è nuovo ai titoli sparati in prima pagina per richiamare l'attenzione su quelli che di volta in volta vengono considerati i responsabili della crisi. Il 10 novembre dello scorso anno sulle pagine del quotidiano il titolone a caratteri cubitali: «Fate presto». Il problema italiano era Berlusconi. Di lì a pochi giorni il Cavaliere lasciò Palazzo Chigi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nominava il tecnico non eletto dal popolo Mario Monti, presidente del Consiglio. Era l'inizio del recupero. Oggi però Piazza Affari è ancora sotto tiro, lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è a 500 punti base, i consumi sono fermi.

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