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Sugli esodati Fornero attacca i vertici Inps

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Siamoin un settore pubblico, ci sono le leggi e il Parlamento e tutte queste procedure vanno rispettate». Il giallo sul numero degli esodati si conclude con una sonora strigliata del ministro del Lavoro Elsa Fornero al presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua che ha il sapore quasi di una sfiducia. All'indomani della diffusione di una Relazione dell'Inps che indica in 390 mila il numero degli esodati contro i 65.000 «salvaguardati» dal governo e sui quali poi lo stesso istituto di previdenza si è detto d'accordo, sono volate parole grosse. Fornero, dopo il chiarimento faccia a faccia nella serata di lunedì, ieri ha espresso in pubblico tutta la sua ira. Ed è andata giù dura. «Il Governo su questo tema ha promesso serietà e impegno mentre c'è chi preferisce il gioco al massacro». E poi: «in strutture private chi diffonde un documento parziale e non spiegato come quello dell'Inps sugli esodati sarebbe sfiduciato». Parlando all'uscita dell'assemblea della Confartigianato il ministro ha ribadito che «la dimensione esatta del problema non è contenuta in quei numeri. Perchè più di 60 mila di quelle persone sono già in pensione o ci andranno quest'anno. I numeri vanno dati quando sono interamente conosciuti». Fornero ha anche sottolineato che la diffusione della Relazione oltre che «irresponsabile» è stata fatta «per danneggiare il Governo». L'attacco del ministro non ha fatto altro che rinfocolare le polemiche. Il Pdl mette sotto accusa la Fornero che «scarica la responsabilità sui vertici dell'Inps dimenticandosi delle proprie». Il segretario Angelino Alfano sottolinea che dietro ai numeri «c'è il dramma di persone». E Lupi incalza: Fornero gioca con i numeri senza rispetto per gli esodati. La Cgil prende di petto il ministro: invece di «scaricare le responsabilità sui vertici dell'Inps convochi insieme al governo i sindacati per trovare soluzione per tutti gli esodati.

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