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Il presidente dell'Assemblea capitolina, Marco Pomarici, presenterà oggi stesso all'ufficio di presidenza la proposta di far svolgere alcune sedute del consiglio comunale a porte chiuse.

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«Èun atto volto a riportare la giusta serenità in Aula, tornare a uno scontro politico legittimo e democratico e soprattutto per il bene della città». Presidente Pomarici, cosa è successo? «Sono molto rattristato di quanto accaduto, aperti i lavori, non so chi mi ha tolto per due volte il mio badge, impedendomi in tal modo di svolgere le mie mansioni. Gli uffici sono stati costretti a farmi una terza copia, una cosa mai accaduta. Sembrerebbe che anche ad altri due miei colleghi di maggioranza sia stato sottratto il badge, impedendogli quindi di votare. Mi è stato persino rotto il microfono. Questa non è democrazia». Già la settimana scorsa in Aula Giulio Cesare si erano alzati i toni, con il lancio di alcune scrivanie. La rissa di oggi non si poteva evitare o quanto meno prevedere? «Credo nel principio di libertà e di democrazia e dunque nella partecipazione della cittadinanza alle sedute dell'Assemblea capitolina. In Aula Giulio Cesare, nonostante le moltissime battaglie condotte da tutti gli schieramenti politici nel corso degli anni, una cosa del genere non si era davvero mai vista. Quanto accaduto era a questo punto certamente premeditato. Addirittura il consigliere di Roma in Action, Andrea Alzetta, censurato per tre sedute dopo i fatti della scorsa settimana, non solo si è presentato in aula dalla parte del pubblico ma ha avuto comportamenti fuori dal normale. Così come non si era mai visto un pubblico scavalcare le balaustre in cristallo per arrivare agli scranni dei consiglieri». Entriamo nel tecnico, l'opposizione sostiene che la votazione sulla sospensiva degli ordini del giorno della delibera che autorizza la cessione del 21% delle quote Acea da parte del Campidoglio è nulla e illegittima. «Il voto è valido ed è stato dichiarato in Aula. La proposta di sospensiva era stata già presentata la settimana scorsa e il segretario generale aveva fornito il parere richiesto dando il via libera alla votazione. La procedura è stata pienamente rispettata». Adesso dunque cosa accadrà? «Verranno accantonati gli ordini del giorno legati alla delibera sulla costituzione della holding e della vendita di una parte della quota Acea. Inizieremo dunque a votare gli emendamenti e la delibera stessa, poi procederemo alla discussione e votazione del bilancio previsionale che deve essere approvato entro il 30 giugno; dopo riprenderemo gli ordini del giorno accantonati». L'Assemblea capitolina riaprirà i lavori domani, quale clima si aspetta? «Spero che tutto questo possa fungere da insegnamento, ognuno è legittimato a fare opposizione ma questa non è opposizione democratica. Credo dunque che oggi più che mai siamo tutti chiamati alla responsabilità nei confronti della città e dei cittadini che ci hanno votato». Porte chiuse in Campidoglio? «Solo se serve a far rasserenare il clima e per un numero ridotto di sedute». Sus. Nov.

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