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Cancellieri: «L'Imu deve tornare ai Comuni»

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Per protesta la Lega organizza il rogo degli F24. Santanchè: «Io non la pago»

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Ilministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, lancia la proposta rispondendo a Palazzo dei Normanni, a Palermo, alle domande dei giovani amministratori, nell'ambito di un'iniziativa della Scuola di alta formazione «Piersanti Mattarella». Il ministro ha aggiunto: «L'Imu è una imposta che ha una sua necessità in questa fase ma va riequilibrata in modo diverso e nel governo c'è chi sta lavorando in questo senso». La tensione resta alta. Oggi alle 15, proprio per protestare contro l'Imu, la Lega Nord «brucerà simbolicamente gli F24 davanti al commissariato del governo per la Provincia di Trento». L'ha reso noto su Twitter il vicecapogruppo della Lega alla Camera, Maurizio Fugatti. Le parole della Cancellieri non vanno giù nemmeno a Rossana Boldi (Lega) che attacca: «Per fare certe affermazioni ci vuole veramente un bel coraggio, e anche la memoria corta. L'Imu introdotta con il federalismo fiscale era proprio un introito dei Comuni ed è questo governo che l'ha trasformata in una gabella dello Stato centrale. Non mi aspettavo proprio dal ministro Cancellieri una tale mistificazione della realtà». Rimanda al mittente la tassa anche Daniela Santanchè (Pdl): «Io non ero in Parlamento al tempo dell'approvazione dell'Imu, ma se fossi stata parlamentare non l'avrei assolutamente votata, sono una disobbediente per statuto. Io non pagherò l'Imu, non essendo un cittadina qualunque, mi faranno delle azioni, ma sono disposta a investire su questo e a pagare qualsiasi sanzione» ha detto a In Onda, il programma di approfondimento de La7 condotto da Porro e Telese. Imu e patto di stabilità saranno al centro del nuovo incontro che si terrà oggi tra una delegazione dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e il governo. Il vertice è previsto alle 17 a Palazzo Chigi. La delegazione dei Comuni, guidata dal presidente dell'Anci Graziano Delrio, «si aspetta dall'esecutivo risposte definitive sulle richieste da tempo presentate, a partire da una modifica dell'Imu affinché torni ad essere realmente un'imposta municipale e dall'alleggerimento del patto di stabilità interno per consentire investimenti con le risorse ora "bloccate" nelle casse comunali». Nelle scorse settimane i sindaci avevano rinviato, per sensibilità verso le vittime del terremoto, la manifestazione di protesta inizialmente prevista a Venezia. «Anche alla luce delle risposte che riceveranno i Comuni decideranno le iniziative da assumere». Insomma, la discussione è aperta. Da parte sua, il Codacons dà vita al «Comitato nazionale vittime dell'Imu». Il segretario nazionale Francesco Tanasi ha precisato che avrà sedi a Roma e Catania e dislocamenti in 100 Comuni italiani. Il primo punto dell'opposizione, spiega una nota, è che «l'Imu, che è una tassa di scopo, sia stata decisa contro la legge e senza la previa individuazione delle precise opere pubbliche che l'imposta dovrebbe andare a finanziare, in palese violazione della normativa vigente». Il Comitato contesta poi il fatto che l'Imu «vada a colpire, senza alcuna distinzione, ogni possessore di immobile, senza tenere conto della reale capacità contributiva, spesso decisamente bassa come nel caso di soggetti titolari di pensione e/o precari». Inoltre sarebbe «violato anche l'art. 47 della Costituzione Italiana - denuncia ancora il Codacons - dal momento che l'imposta non solo costituisce un deterrente per l'accesso al risparmio popolare ma lo impedisce del tutto per coloro che sono proprietari di beni immobili».

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