Buffon 7 Previsioni rispettate a metà.
Primi45 minuti di ordinaria amministrazione passati quasi in panciolle: Gigi fa buona guardia. Ripresa in apnea: non può fare nulla sul gol di Fabregas ma tocca con la punta delle dita un fendente velenoso di Iniesta e esce splendidamente con i piedi su Torres. Due interventi provvidenziali. Bonucci 6 Il meno brillante del terzetto difensivo, ma comunque efficace. Meno appariscente ed epico di Chiellini e De Rossi, ma nel primo tempo spesso e volentieri al posto giusto nel momento giusto. Nella ripresa cala, si becca un giallo ma riesce comunque a tenere botta. Chiellini 6.5 Degno alfiere di De Rossi. Monolitico e quasi sempre vittorioso negli incontri ravvicinati con gli avversari spagnoli. Quando la solidità fa rima con utilità. Maggio 6 L'inizio è incoraggiante: prende il toro Jordi Alba per le corna e tenta anche di infilzarlo. Dopo i buoni propositi dell'avvio, pensa più a contenere che ad offendere. Non fa faville, ma non sfigura nemmeno. Thiago Motta 6 Con Pirlo intrappolato nella ragnatela spagnola, gli toccano più palloni e spazi del solito. Sbaglia qualche contropiede e un colpo di testa a pochi passi da Casillas, ma per il resto fa il suo. Nella ripresa prende parte in qualche modo, non scalando come dovrebbe, al pareggio di Fabregas. Pirlo 6 Primo tempo da «Chi l'ha visto?». Ingabbiato e sequestrato dagli spagnoli, non si vede quasi mai e si fa vivo solo su punizione. I carcerieri di Del Bosque, Busquets in primis, non lo fanno respirare e De Rossi deve sobbarcarsi anche l'onere di dare il via alle trame offensive azzurre. Si salva nella ripresa, riuscendo a liberarsi dalla prigionia spagnola e servendo un pallone d'oro per il vantaggio di Di Natale. Marchisio 7 Tuttofare. Fase offensiva e difensiva, corsa, qualità, quantità e sostanza. Ispira una scorribanda di Cassano, scalda i guantoni di Casillas con una botta volante, fa venire il mal di testa agli spagnoli con i suoi inserimenti e per poco non segna il gol partita. Se lo sarebbe meritato. Giaccherini 5.5 Cuore, voglia, volontà e anche lo scotto del noviziato. Il debutto, alla fine, è un po' così così, macchiato dalla disattenzione che dà il via libera al pareggio di Fabregas. Cassano 6 La variabile impazzita: ne fa una giusta e ne sbaglia un'altra. Si accende a intermittenza, sprinta e si arresta. Mette il turbo, fallisce un diagonale, sparacchia su Casillas, serve un bel pallone a Thiago Motta e guadagna qualche fallo. Vizi e virtù, alla fine, fanno pari e patta. Di Natale 6.5 Da un Totò a un altro: 22 anni dopo, come lo Schillaci delle notti magiche di Italia'90, entra e segna. Finalmente, dopo qualche flop azzurro di troppo e il rigore sbagliato quattro anni proprio contro gli spagnoli. Fabregas, però, rovina il lieto fine della storiella del Di Natale ritrovato. Totò, imbeccato da Giovinco, potrebbe anche concedere il bis, non ci riesce ma la candidatura per una maglia da titolare con la Croazia è già stata presentata. Giovinco 6 Pochi minuti, tanto movimento (forse anche più di Cassano) e una gran palla recapitata – e purtroppo non sfruttata a dovere – da Di Natale. Prandelli 7 La tranquillità, con tanto di pennichella, della vigilia era motivata: l'Italia c'è. Ottimo primo tempo, agevolato anche da una Spagna spuntata, ottima organizzazione e discreto secondo tempo. La difesa a tre, De Rossi centrale e la maggior parte degli scolari azzurri hanno superato abbondantemente l'esame di spagnolo. Ora fino a giovedì dovrà sfogliare la margherita tra il deludente Balotelli e il ritrovato Di Natale. Matteo De Santis