E Roma torna ad essere il «laboratorio» del centrodestra
Lontanodal rumore delle dichiarazioni su quotidiani e televisioni, lontano dalle polemiche, lontano da eccessive attenzioni dei piani alti della politica. A Roma è ripartito quel «laboratorio» che ha fatto scuola in tutta Italia per far diventare il centrodestra vincente. Quello che affonda le radici nella vittoria di Francesco Storace alla Regione nel 2000 – quando esisteva ancora An – e che costrinse il centrosinistra ad andarlo a studiare per re-imparare a vincere. Così nella capitale si comincia a preparare il terreno per la sfida del 2013. Che, nella pratica, significa iniziare a stringere i contatti, a coinvolgere quelli che potranno essere gli elettori del centrodestra tra un anno. Ieri e venerdì Gianni Alemanno ha convocato la sua componente riunita nella Fondazione Nuova Italia. «Il Popolo della libertà nato come esito finale della lunga parabola del centrodestra della seconda Repubblica – si legge nel documento finale – non può essere concepito come un organismo artificiale pronto ad essere soppresso o smembrato. L'incontro nella matrice culturale del popolarismo europeo dei valori identitari della destra e di quelli liberali del centro rappresenta non solo una felice intuizione ma una vera e propria necessità storica. Tornare indietro rappresenterebbe, non solo per noi ma per tutta l'Italia, un vero disastro politico». «Quindi – prosegue il documento – niente scissione tra ex-An ed ex-Forza Italia, niente spacchettamento in tante liste tematiche. È necessaria una profonda rigenerazione del Pdl anche sancita da un nuovo nome e da una nuova immagine, ma con l'obbiettivo di mantenere il partito unito e fedele alla sua aspirazione originaria, quella di essere il principale referente italiano del Ppe attraverso una profonda unione delle energie del centro e della destra». Giovedì era stato Andrea Augello – senatore del Pdl e uno degli uomini «forti» nel Lazio – a riunire nel palazzo di Confcooperative a Roma circa 250 persone, tra cui un centinaio di imprenditori di piccole e medie imprese romane e laziali e altrettanti liberi professionisti. Per illustrare l'emendamento, approvato nella legge sulla Spending Review al Senato, che prevede le compensazioni tra crediti e debiti per le aziende e che nasce da una sua proposta. Sul palco, tra gli altri relatori, c'era anche il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo; in platea il presidente nazionale delle Camere di Commercio e il presidente dell'Acer Eugenio Batelli. Un parterre trasversale ma estremamente attento a quello che si muove nel mondo della politica e dell'economia. E al quale tutto il gruppo del Pdl del palco ha chiesto suggerimenti e proposte per «spronare» il governo. Idee che serviranno anche per la campagna elettorale. E per la campagna elettorale si sta muovendo Giorgia Meloni con la sua iniziativa «Riparto da Zero», da Roma a tutte le piazze italiane.