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Obama pensa alla sua rielezione e non si può certo permettere di arrivare in campagna elettorale nel bel mezzo di una recessione importata dall'Europa.

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Nelfrattempo una nota di Moody's afferma che «i recenti sviluppi in Spagna e in Grecia potrebbero portare a una revisione dei rating dei molti dei paesi dell'area euro» e che «il rischio di un'uscita della Grecia da Eurolandia minaccia l'esistenza dell'euro». E ancora: «I problemi del sistema bancario spagnolo sono in gran parte specifici del paese e probabilmente non rappresentano un motivo importante di contagio per gli altri paesi, eccetto per l'Italia». «Le soluzioni per la crisi dell'area euro ci sono, sono dure, richiedono scelte difficili ma sono soluzioni» ha martellato ieri Barack Obama sottolineando che le ricette per affrontare la crisi sono nelle mani dei leader europei e che gli Stati Uniti le appoggiano. A Washington preoccupano le ripercussioni che una nuova eventuale recessione nel Vecchio Continente potrebbe avere sull'anemica ripresa statunitense. A partire dalle banche: Obama ha chiesto all'Ue di rafforzare il proprio sistema bancario iniettando capitale. E l'Europa, ha confermato Obama, si sta muovendo in questa direzione: «Ne stanno parlando». Il presidente Usa ha delineato la strada da seguire: «crescita subito», un obiettivo per il quale è necessario «fare il possibile». L'austerità - ha avvertito - rischia di innescare una spirale al ribasso e far scivolare l'economia europea in una nuova recessione. La stabilizzazione delle finanze pubbliche deve essere contemplata in un'ottica di lungo termine. Osservando il «nervosismo» dei mercati sulla gestione della crisi europea, il presidente ha messo in evidenza la necessità di dare tempo al Vecchio Continente. Osservazioni che giungono mentre Madrid si appresta a chiedere aiuti all'Europa, forse già nel fine settimana, quando sono previste conference call fra i ministri europei al riguardo. «Le autorità europee stanno esaminando i problemi della Spagna - ha affermato il vice presidente della Bce, Victor Constancio -. Ci aspettiamo una richiesta di aiuti per le banche». Un'azione nei confronti della Spagna prima del G20 di Los Cabos, in Messico, sarebbe una nota positiva. «Certamente c'è un rischio permanente di contagio dalla Grecia e da altri Paesi ecco perché bisogna rafforzare la Zona Euro: si tratta di un interesse collettivo». Così ha detto Mario Monti, in collegamento telefonico da Palazzo Chigi con il workshop del Consiglio per le Relazioni fra Usa e Italia in corso a Venezia. «Per ridurre il contagio è quella di lavorare in fretta su un pacchetto crescita» ha concluso.

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