Bonanni:ora stringa un'alleanza con le forze sociali
Alanciare l'amo è il segretario generale dela Cisl, Raffaele Bonanni che rilancia: «Sono mesi che noi ripetiamo che il patto sociale è l'unica occasione per dare forza non solo al Governo ma anche alle politiche che possono essere efficaci». Ironizza il leader della Uil Luigi Angeletti: «Il Governo ha perso l'appoggio dei poteri forti? Non credo. Se l'Esecutivo è ancora in carica è proprio perché ha l'appoggio dei veri poteri forti, avendo perso quello dei cosiddetti poteri deboli». Quanto alle riforme «l'unica di cui abbiamo bisogno è quella che riduce le tasse sul lavoro senza la quale la crescita resterà solo una parola». Dalla politica reazioni contrastanti. L'Italia dei Valori lancia una battuta: «Monti ha perso l'appoggio dei poteri forti? Cerchi meglio, vedrà che li ritrova dove li ha lasciati l'ultima volta...» dice il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario secondo il quale «in tutti i provvedimenti c'è la mano dei potentati economici». Il Pd Enrico Letta fa invece un appello ai «poteri forti, affinché siano più generosi con Monti». E ricorda che in questo mesi si concentrano appuntamenti decisivi dal vertice del G20, alla quadrilaterale a Roma con Francia, Germania e Spagna e al vertice europeo del 28 e 29, e quindi non è il momento per fare polemiche ma «bisogna sostenere il Governo». Massimo Corsaro, vice presidente vicario dei deputati Pdl, attacca a testa bassa. «Le parole del premier sarebbero degne del palco di Zelig, se non fossero sconvolgenti perchè pronunciate da lui e non da un cabarettista. Dire che non incontra il favore di un grande quotidiano che è rappresentante dei poteri forti, significa ammettere che il Corriere della Sera rappresenta un potere forte in grado di esercitare un'azione condizionante sull'apprezzamento ad un governo». «Ma allora - si chiede Corsaro - gli editoriali contro Berlusconi firmati dal Prof. Monti erano gli scritti tecnici di un economista o i prezzolati comizi di un militante dei poteri forti?» Ignazio La Russa, coordinatore nazionale del Pdl, è più cauto: noi non abbiamo questo obiettivo di far cadere Monti ma quello di votare solo le norme che riteniamo giuste per l'Italia».