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Si sono ritrovati ieri in piazza San Pietro per un momento di preghiera.

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Èquasi mezzogiorno quando un gruppo di amici di scuola e di famiglia dell'ex maggiordomo del Papa accusato di furto aggravato, dopo un tam-tam passato anche via Facebook, accompagnati da un prete e da una suora e brandendo palloncini colorati di verde «il colore della speranza» e bianco «della purezza», si riuniscono di fronte all'area del colonnato per un'iniziativa di solidarietà. Il Papa è a Milano per l'ultima giornata dell'incontro mondiale delle famiglie. Quando prende la parola per l'Angelus e dai maxischermi la sua voce risuona in tutta la piazza, gli amici di Paolo, «Paoletto» come lo chiamano affettuosamente, ascoltano in silenzio Benedetto XVI. Poi spiegano il senso della loro presenza. «Conosciamo Paolo da anni - afferma Paola Desiderio, una delle promotrici dell'iniziativa - Sappiamo che persona onesta e buona sia. Siamo qui per pregare per lui, per la Chiesa e per il Papa». «Questa - spiega Giovanna - è una riunione spontanea di amici. Paolo è un puro, se ha fatto qualcosa lo ha fatto solo per il bene della Chiesa. Ora siamo nelle mani di Dio, noi speriamo solo che il nostro messaggio arrivi». «Paolo - dice Maurizio - è una persona modesta, discreta, umile, votata agli altri, ma soprattutto sinceramente e profondamente devota al Papa che ammirava immensamente». Tutti si dicono convinti: «Paolo è innocente. Se fosse vera una sola di queste cose vorrebbe dire che noi non lo abbiamo conosciuto». Paolo era manovrato da altri, più in alto di lui? «Questo noi non lo sappiamo», replicano. Nessuno vuole entrare nelle ipotesi circa un ruolo dell'ex aiutante di Camera in trame fra cardinali. Rifiutano anche l'idea che possa aver agito per soldi. «Paolo - spiega l'amico Maurizio - è una persona semplice e aveva già realizzato quello che era il massimo per lui: servire il Pontefice. Non ha brame di ricchezza. Non si è mai fatto una vacanza. Da lui non abbiamo mai sentito un commento negativo». Secondo un altro amico, l'istanza per i domiciliari sarebbe già stata avanzata dai suoi avvocati. «Il Papa - aggiunge - gli darà certamente la grazia e anche l'accusa di furto aggravato si ridimensionerà». Intanto l'inchiesta va avanti: Paolo Gabriele dovrebbe essere interrogato tra oggi e domani.

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