Napolitano: «Mobilitare tutte le risorse»
Ilricevimento nei giardini del Quirinale è stato all'insegna della sobrietà per rispetto delle vittime del sisma in Emilia. Numerosi gli invitati, tra i quali sono presenti le alte cariche dello Stato: i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini, il premier Mario Monti e il presidente della Corte Costituzionale Alfonso Quaranta, con le rispettive signore, tranne Elsa Monti, ricoverata al Policlinico «Gemelli» di Roma. Elegantissima la signora Clio, in un tailleur blu elettrico, che aveva accanto la signora Schifani in grigio. Elisabetta Tulliani, compagna di Fini, ha scelto invece pantaloni neri e camicia bianca. Il buffet è molto più sobrio e parco rispetto agli anni scorsi, e nel suo breve intervento il presidente Napolitano ha sottolineato anche questo aspetto, evidenziando però l'importanza della provenienza delle pietanze: «Consentitemi di ringraziare coloro che hanno voluto gentilmente contribuire - in particolare don Ciotti e l'associazione Libera con prodotti delle terre confiscate alla criminalità - a una modesta accoglienza per i nostri ospiti», ha detto il Capo dello Stato. Napolitano ha parlato al pubblico dalla Coffee House, uno spazio rialzato dove erano presenti anche numerosi leader politici e alte cariche dello Stato. Tra questi Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini, che hanno dialogato tra loro per circa cinque minuti. Poi Fini ha scambiato qualche sorriso con Angelino Alfano e i due hanno parlato un paio di minuti. A colloquio anche Mario Monti e Renato Schifani. Non erano presenti invece Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani. Governo al gran completo. Molti ministri, alcuni dei quali per la prima volta ai giardini del Quirinale, non hanno voluto mancare l'appuntamento. Oltre al premier Mario Monti erano presenti i ministri Fornero, Severino, Patroni Griffi, Moavero e Balduzzi. Presenti anche il ministro degli Esteri Giulio Terzi e quello della Difesa, Giampaolo Di Paola. Con loro Piero Giarda, Corrado Clini. Assente il ministro per lo sviluppo Corrado Passera. Il leader Udc Pier Ferdinando Casini insieme alla moglie Azzurra,l'unica a saltare la fila per il saluto del presidente; il segretario Pdl Angelino Alfano, il leader di Api Francesco Rutelli insieme alla moglie, Walter Veltroni accompagnato da una delle figlie, vestita in lungo, rosso, e Massimo D'Alema. Invitati i nuovi giovani Alfieri della Repubblica: la speranza del Paese. Dopo il presidente della Repubblica, è stato il presidente del Consiglio la personalità più ricercata del ricevimento che si sta tenendo in queste ore ai Giardini del Quirinale. Dopo un lungo colloquio con Renato Schifani, numerose le personalità che lo hanno avvicinato per ringraziarlo a salutarlo. Tra queste anche la stilista Donatella Versace. Il premier si è intrattenuto cordialmente con l'ex sottosegretario Gianni Letta e con Angelino Alfano. Il Pdl è rappresentato dai capigruppo di Camera e Senato Maurizio Gasparri, con il vicario Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto. Fra le personalità del mondo della cultura, Giorgio Albertazzi, Carla Fracci, Roberto Vecchioni. Il capo dello Stato, durante il suo discorso di benvenuto, ha voluto ringraziare i rappresentanti dello Stato italiani e quelli «delle nazioni amiche e di tutti i paesi con i quali cooperiamo fianco a fianco nella comunità internazionale». Ha anche ringraziato «i ragazzi e le ragazze», diventati Alfieri della Repubblica «per la loro operosità, i loro atti e i loro comportamenti». Quindi Napolitano ha voluto sottolineare: «La festa del 2 giugno non è mai stata una cerimonia esteriore, ma un segnale importante di coesione nazionale: e più che mai oggi ci appare tale e ci conforta in relazione alle prove da affrontare nel sistema Paese». Una cerimonia, ha aggiunto il Capo dello Stato, che ha «un significato di leale adesione e sostegno all'ordine repubblicano, nella sua articolazione unitaria». Ha quindi ribadito l'impegno verso le popolazioni colpite dal sisma. «In nessun luogo meglio che qui - ha aggiunto il Capo dello Stato - è possibile esprimere il sentimento di partecipazione e l'impegno di solidarietà che accomuna il Paese verso coloro che soffrono nelle zone duramente colpite dal sisma con epicentro in Emilia. Occorre mobilitare risorse adeguate per l'assistenza e la ricostruzione». Napolitano non ha mancato di esprimere vicinanza al «dolore di chi nel terremoto dei giorni scorsi, in Emilia e altrove, ha perduto i propri cari, di chi ha perduto la propria casa, sentiamo l'angoscia di chi ha visto travolte vite operaie e certezze di lavoro nel crollo dei capannoni».