Nel Pdl spunta il gruppo dei «montezemoliani»
Mail tempo passa e a parte l'annunciata svolta semipresidenzialista, né Silvio Berlusconi né Angelino Alfano sembrano aver in mente una «grossa novità» per il futuro del Pdl. Si era parlato di un «direttorio» da affiancare al segretario, di un rinnovamento generazionale dei responsabili locali che accompagnasse la costruzione della «Federazione per l'Italia». Che al momento è solo un nome gettato lì. Senza forma e contenuto se non quello di un luogo che raccolga i «moderati alternativi alla sinistra». Insomma tante parole, ma pochi fatti (anche se è stamattina è fissata una riunione dei gruppi parlamentari del Popolo della libertà). Così i dubbi sul futuro, assieme ai malumori interni al partito, aumentano. E con essi i contatti, sia alla Camera che al Senato, tra l'ala più critica pidiellina e i deputati indicati come vicini a Luca Cordero di Montezemolo. Al momento le mosse del presidente della Ferrari sono tutt'altro che chiare. Ma Italia Futura si sta strutturando sul territorio. E in Parlamento, anche se l'ipotesi viene smentita dal think thank montezemoliano, sarebbero partiti i lavori per la creazione di un gruppo che metta insieme parlamentari provenienti da aree diverse. Secondo i più ottimisti la nuova iniziativa potrebbe prendere piede anche prima della pausa estiva o, comunque, entro settembre. Tra i nomi che circolano ci sono ex azzurri della prima ora come Isabella Bertolini e Giorgio Stracquadanio, Gaetano Pecorella e Mariella Bocciardo, ma anche deputati provenienti dal gruppo misto come Luciano Sardelli, Roberto Antonione, Fabio Gava e Giustina Destro. Al Senato, invece, i nomi che circolano sono quelli di Marco Follini (che smentisce), Lamberto Dini, Raffaele Lauro e Nicola Rossi. Per il momento, spiega più di qualcuno, non c'è nulla di definitivo anche perché le incognite sono molte. Tra queste anche capire che direzione di marcia intenderà prendere il Pdl così come le reali intenzioni di Montezemolo che, alla fine, potrebbe cedere il passo ad un candidato nuovo, magari un giovane. In ogni caso, come spiega l'ex avvocato del Cavaliere Pecorella, qualcosa va fatto: «Credo che ormai sia inevitabile la nascita di un nuovo polo liberaldemocratico». Gli ex forzisti dovrebbero presentare già la prossima settimana una sorta di documento politico con cui battezzare la nascita di un'associazione, «Altra Italia». Un modo per marcare le distanze dal Pdl. Mentre a metà giugno potrebbe tenersi una riunione dei circoli di Italia Futura. In attesa di capire quali siano le reali intenzioni di Berlusconi è anche Giuseppe Pisanu. L'ex ministro dell'Interno, ambasciatore pidiellino presso il Terzo Polo e tra i maggiori sponsor di una riaggregazione dei moderati, ha in programma per la prossima settima una riunione con i suoi fedelissimi prima di tornare a Palazzo Grazioli dal Cavaliere. Un faccia a faccia in cui, quasi sicuramente, il senatore pretenderà di capire le decisioni dell'ex premier in merito al futuro del Pdl nell'ottica del 2013.