Migliaia di mucche senza cibo rischiano di morire di fame
Edè allarme sciacalli che come purtroppo accade in queste situazioni approfittano delle case abbandonate per rubare tutto quello che ha valore. Tre sciacalli, un casertano di 50 anni e due mantovani di 20 e 21 anni, già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati ieri a Mirandola, dalla polizia, nell'ambito proprio di un servizio anti-sciacallaggio in atto nelle zone colpite dal sisma. E intanto il presidente della Regione Errani ha annunciato la visita del Capo dello Stato Napolitano prevista per il 7 giugno. Sono 8500 i cittadini sfollati ospitati nella notte tra mercoledì e giovedì in 23 campi, 17 strutture coperte (palestre, centri civici, biblioteche) allestiti nei comuni modenesi colpiti dal sisma e in diversi alberghi anche nell'Appennino modenese (attualmente le persone alloggiate in albergo sono salite a 973). E più passa il tempo e più si cerca di fare una stima dei danni. A tal proposito il ministro Cancellieri da Torino ha precisato: «Non posso fornire cifre precise» sui danni provocati dal sisma in Emilia perché «per ora è stata fatta una stima che riguarda solo le attività produttive ma che è in evoluzione. Si sta ancora controllando la situazione - ha aggiunto - È una materia in divenire che dipende dai controlli che stanno facendo i vigili del fuoco e le aziende». Sono almeno 500 gli stabilimenti danneggiati in strutture o macchinari e sono 12-13.000 i posti di lavoro a rischio nel settore industriale. È la prima stima realizzata da Confindustria. È difficile anche per gli industriali che stanno effettuando sopralluoghi continui fare la conta delle perdite. Colpita duramente un'area che, da sola, rappresenta circa il 10% del Pil dell'Emilia-Romagna e l'1% di quello nazionale, trainato soprattutto da settori come il biomedicale e la meccanica. «Il settore biomedicale, prima di tutto, è stato il più colpito, insieme ad altri tra cui meccanica di precisione, ceramiche e alimentare». A dirlo il presidente di Confindustria Emilia Romagna, e vice presidente nazionale, Gaetano Maccaferri . «Parliamo di 60 mila aziende molte delle quali con forte componente tecnologica». Maccaferri ricorda che «il governo si è già mosso» e che ora è «necessario un intervento rapido e un sostegno deciso in termini di certezza e consistenza degli aiuti». Allarme anche per la zootecnica: a 100 metri dall' industria biomedicale Emotronic a Medolla nell'azienda di Mauro Galavotti - riferisce la Coldiretti - sono crollati i magazzini di fieno con impianto fotovoltaico, i centri aziendali sono lesionati e c'è bisogno di container per le persone e gli animali nella stalla dove ci sono le mucche che producono latte per il parmigiano reggiano. Nell'allevamento di Alessandro Truzzi via Boccalina 4 a Novi di Modena sono andati giù capannoni di una corte di 550 anni: crollati fienile e magazzini con sotto fieno e mangimi e non si sa cosa dare da mangiare agli animali.