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Grillo nei sondaggi è il secondo partito. Montezemolo al 3,5%

Beppe Grillo

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Mentre i partiti discutono sulle riforme il Movimento di Beppe Grillo fa un ulteriore balzo diventando il secondo partito e scalzando quindi il Pdl, ancora in caduta, che scende in terza posizione. Quanto a Luca Cordero di Montezemolo una sua discesa in campo per ora vale solo il 3,5 per cento. È quanto è emerso ieri nel sondaggio dell'Istituto Swg per la trasmissione Agorà su Rai3. Per Montezemolo, comunque, si tratta di un risultato, spiega Maurizio Pessato, vicepresidente dell'Istituto, determinato dal fatto che «in un paio di giorni è difficile che l'opinione pubblica possa registrare una novità». Quanto alla collocazione del movimento del presidente della Ferrari, la maggior parte degli intervistati lo vede alla guida di un nuovo Polo o alleato del centrodestra. Federico Vecchioni, intanto, coordinatore nazionale di Italia Futura, il «pensatoio» di Montezemolo, azzarda anche a una data del debutto del Movimento: «Si è parlato del 14, ma non per via della ricorrenza. Il Forum di Italia Futura sarà l'occasione per sciogliere alcune riserve, ma l'organizzazione dell'evento potrebbe anche spingerci a slittare a settembre. Magari non l'8». A prevalere su tutto, comunque, resta il «partito del non voto», sostanzialmente stabile intorno al 43%. Ma quella che sembra inarrestabile è la crescita del Movimento 5 Stelle, passato in una settimana dal 13,7 al 17 per cento, diventando nelle intenzioni di voto il secondo partito alle spalle del Pd, stabile al 24%. Scende ancora, invece, il Pdl, ora terzo partito con il 16% (-1,9 percento in 7 giorni). Quanto alla fiducia in Mario Monti, in una settimana è salita di un punto percentuale, attestandosi al 36 percento. Un aumento, spiega la Swg, «legato presumibilmente ai ballottaggi e all'evidenza che il sistema politico non regge. Così il governo diventa un riferimento importante». Ma il calo di consensi è generalizzato e riguarda anche gli altri partiti. L'Udc si attesta al 5,9%, calando rispetto all'ultima rilevazione sulle intenzioni di voto di un mese fa dello 0,3%, la Lega arriva al 5,7% (-0,5%), Futuro e Libertà è «premiato» con un 4 per cento di consensi ma anche Fini perde circa lo 0,9 per cento. Guadagnano invece, insieme ai grillini, tutti i partiti dell'area «estrema», sia a destra sia a sinistra che sono attualmente fuori dal Parlamento. Sinistra e Libertà è al 6%, la Destra di Storace al 3,5% e la Federazione della Sinistra arriva al 3 per cento.

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