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Crolla il mercato dei mutui immobiliari

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Negliultimi tre mesi del 2011 le stipule si sono ridotte del 31,3% a confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, come non era mai accaduto dal 1998, ovvero dall'inizio delle serie storiche dell'Istat. In particolare, sottolinea l'Istituto di statistica, dagli atti notarili emerge che le convenzioni relative ai mutui con costituzione di ipoteca immobiliare, come quelli richiesti dalle famiglie per l'acquisto di una casa, sono scesi del 19,6%, mentre gli altri sono diminuiti addirittura del 48,2%. Per l'intero 2011 il calo registrato dall'Istat diventa pari al 14,3% e il divario che si è formato con il periodo pre crisi si fa sentire (a confronto con il 2006 i mutui sono scesi del 29%). Qualcosa, però, sembra muoversi dal lato delle compravendite, le convenzioni registrate sono risultate positive per il secondo trimestre di seguito: il +1,7% di ottobre-dicembre è arrivato dopo il +4% di luglio-settembre, grazie alla buona performance del mercato residenziale (+2,1%). Invece, il mercato degli immobili non residenziali è andato giù e, come è emerso dal Rapporto dell'Agenzia del territorio con Assilea, anche per il 2012 «non sembra vedere risultati positivi». Guardando a tutto l'anno la situazione appare ancora in stallo (-0,1%). La recessione, il credit crunch e l'Imu probabilmente pesano sulla ripresa del mercato. Da Nord a Sud, sottolinea l'Istat, in tutte le aree del Paese ci sono state flessioni su base annua per entrambi i tipi di mutuo (con o senza ipoteca immobiliare). I mutui garantiti da ipoteca immobiliare sono diminuiti in misura maggiore nelle isole (-27,9%), mentre quelli non garantiti da ipoteca, con un calo tendenziale del 62,7%, sono crollati soprattutto al Centro. Per i mutui garantiti da ipoteca - aggiunge l'istituto di statistica - il calo nelle grandi città (-17,3%) è stato minore di quello negli altri centri (-21,2%). I mutui senza ipoteca, invece, hanno avuto una diminuzione maggiore nelle grandi città (-51,1%) rispetto alle altre (-46,3%).

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