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Forbici di Bondi su 100 miliardi di spesa pubblica

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Èquesto l'obiettivo del Commissario per la spending review, Enrico Bondi, che in settimana presenterà la prima relazione al Comitato interministeriale guidato da Mario Monti. La spesa per acquisto di beni e servizi rimane quella immediatamente «aggredibile» e, come ha spiegato il ministro Piero Giarda, ammonta a circa 100 miliardi nel breve periodo e a 300 nel medio-lungo. Da qui devono saltar fuori risparmi di 4,2 miliardi per evitare l'aumento dell'Iva dal primo ottobre. Intervistato da Radio Vaticana, Giarda ha spiegato che si sta puntando la lente su tre tipi di spese: sprechi, inefficienze, ma anche su «interventi che facevamo prima e che oggi sono più costosi e comportano oneri che non possiamo più affrontare». Insomma non si tratta di tagliare servizi ai cittadini, come avveniva con i tagli lineari. L'area di intervento, ha detto Giarda, è ampia: «tutto il settore pubblico, dallo Stato fino all'ultimo dei comuni. Tutto il Paese non si è ancora adattato alle nuove condizioni». Né «ci sono posti o sezioni dove si annidano sprechi maggiori, è tutto il comparto che va rivisto e analizzato».

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