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«A dura prova la serenità del Papa»

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Oraperò, la tipica serenità del Papa è messa a dura prova dagli ultimi sviluppi del «Vatileaks» e l'arresto dell'aiutante di camera, Paolo Gabriele. «Il Santo padre - afferma Kasper, presidente emerito del pontificio consiglio per la Promozione dell'Unità dei cristiani - era molto sereno ed anche tutti i cardinali erano molto sereni e gioiosi in quell'occasione di festa. Ma adesso è tutta un'altra cosa e io davvero non so che cosa possa essere avvenuto. Sono molto rattristato per il Santo Padre e l'unica cosa che posso fare per lui è pregare. Molte cose sono ancora molto incerte». Kasper, tedesco, nella Curia romana dal 1999, non nasconde tutta la sua meraviglia di fronte ai recenti sviluppi del cosiddetto Vatileaks. «Sono veramente sorpreso - afferma - Io non ho nessuna mia informazione in merito a questa vicenda, sono informato dai giornali che leggo come tutti. E non voglio prendere posizione in queste cose molto spiacevoli e tristi». Tuttavia, Kasper descrive il clima Oltretevere spiegando che «c'è un grande dolore, mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Queste fughe di notizie si era saputo che fossero sporche ma io ora aspetto che nei prossimi giorni, forse meglio nelle prossime settimane, venga rivelata tutta la verità. Non penso che questa sia già la fine». E a chi gli chiede se lui veda in queste vicende un attacco al Papa, il porporato si limita a replicare che «ci sono diverse interpretazioni tra i cosiddetti vaticanisti...».

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