Alemanno: bisogna cambiare e fare un partito nuovo
GianniAlemanno detta l'agenda politica del Pdl: «Alfano deve indire subito un congresso e dare spazio ai giovani come lui. Per quanto riguarda il programma politico - prosegue - non si deve sicuramente fare lo sgambetto a Monti, ma neanche accettare passivamente che questo sia il governo delle tasse per eccellenza. Nel futuro vedo un'aggregazione di forze diverse che rinnoverà la politica», conclude il sindaco di Roma, «e il Pdl deve rinnovarsi per non rimanerne escluso». Per Gianni Alemanno «il vero motore di queste elezioni è la crisi economica», sotto la cui lente si può leggere «una crisi non dei partiti in senso assoluto ma di questi specifici schieramenti, che non riflettono più la realtà del Paese». Il sindaco di Roma propone «un rinnovamento non solo di facce ma di proposte». E rilancia: «Oggi il livello della proposta politica, da parte dei partiti tradizionali ma anche dello stesso governo, è bassissima. Le prossime elezioni saranno vinte da chi riuscirà a costruirsi un'immagine credibile». E dice che «sicuramente quella dei grillini è una presenza di cui dobbiamo tener conto: stimiamo che a Roma arriverebbero al 10%». Alemanno è poi tornato a ribadire che «non dobbiamo minimizzare il dato» che viene dalle amministrative. «Il Pdl è a un punto di svolta» e individua nello scenario politico italiano «un'area moderata non presidiata» dalle attuali forze politiche.