La terra trema in Emilia Sette le vittime
Gravi danni al patrimonio artistico Attivata la Protezione civile
Tantantapaura e intere famiglie in strada per una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 che è stata registrata alle 4:04 in Emilia Romagna. Le vittime accertate sono 7: cinque nel ferrarese e una in provincia di Bologna. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'epicentro è stato nella Pianura padana emiliana, a pochi chilometri da Finale Emilia, nel modenese. Alla prima scossa ne sono seguite altre minori di assestamento: la più forte alle 5.35, di magnitudo 3.3, con ipocentro a 8,6 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni modenesi di Camposanto, Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Un'altra replica, la terza, è stata registrata con magnitudo 2.9 alle 5:44 sempre nella stessa zona, in provincia di Modena. L'ultima scossa nel ferrarese, intorno alle 15.18, è stata di magnitudo 5.1 e ha dato origine a nuovi crolli a Sant'Agostino, tra cui una parte del Municipio. La scossa di questa notte è di poco inferiore a quella di magnitudo 6.2, che il 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila. Degli altri recenti «grandi» terremoti in Italia, quello del 1976 in Friuli è stato di magnitudo 6.2, quello dell'Irpinia (1980) di magnitudo 6.8, quello di Umbria e Marche (1997) di magnitudo 5.6. E ancora vivo il ricordo di quei terribili giorni che hanno sconvolto l'Abruzzo che proprio il sindaco de L'Aquila, Cialente, ha immediatamente comunicato la pronta ed assoluta disponibilità ad inviare mezzi, materiale e soprattutto squadre tecniche per qualsiasi esigenza si dovesse riscontrare, immediata o nelle prossime ore o nei prossimi giorni. A Ferrara è arrivato il capo della Protezione civile, il prefetto Franco Gabrielli, che ha partecipato ad un vertice in prefettura con le autorità locali per fare il punto sull'emergenza. Subito dopo si è recato anche nel Modenese, dove ha tenuto un briefing con i vertici delle istituzioni locali, con il presidente della Regione Vasco Errani e il capo dipartimento della protezione civile locale, Demetrio Egidi. «La preoccupazione maggiore, la priorità dello Stato e l'impegno della Provincia e del Comune è di dare assistenza alle popolazioni già dalla prossima notte», ha detto Gabrielli al termine dell'incontro. Ferrara è comunque la provincia dove si registrano più vittime: un operaio 25enne di origine marocchina è morto nel crollo del capannone industriale nella zona di Bondeno. La fabbrica per cui lavorava, la Ursa, produce isolanti per edilizia e lavora a ciclo continuo. Altri due operai sono morti nel crollo della Ceramica Sant'Agostino, deceduto anche l'operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress, sempre di Sant'Agostino. In serata è arrivata la notizia della morte Anna Abeti, 86 anni, di Vigarano Mainarda, dopo essere stata colpita da un malore per lo spavento del terremoto è sopraggiunto un ictus che l'ha stroncata. In città si registrano crolli e danni ingenti. Una donna ultracentenaria è morta in un altro crollo. Una voragine di più di dieci metri si è aperta sulla facciata laterale del Municipio di Sant'Agostino, uno dei comuni più colpiti dal terremoto. L'ultima scossa ha fatto crollare un'ulteriore parte dell'edificio. La zona è stata completamente evacuata e recintata. Chiusa e recintata anche la chiesa di Sant'Agostino le cui statue sono crollate con il sisma, mentre l'orologio del campanile si è fermato alle 4.05, l'ora della prima scossa.Nel comune di Buonacompra Cento è caduta la parte più alta del campanile ed è crollata per metà la chiesa. Paura e danni a Finale Emilia, dove successivamente all'ultima scossa delle 15.18 è crollata la torre dell'Orologio. Un vigile del fuoco è stato investito dal crollo. Secondo quanto appreso era privo di coscienza e le sue condizioni sarebbero serie. Sono più di 50 i feriti che si contano tra le provincie di Modena e Ferrara, nessuno è in gravi condizioni. Sono gli edifici storici come ha confremato Gabrielli quelli ad aver subito notevoli danni.