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Il figlio si ferisce lui salva una bimba

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La scelta di un Vigile del Fuoco di Modena

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Essereal lavoro mentre tuo figlio, 10 anni appena, si ferisce perchè scappa terrorizzato dal terremoto. Restare al lavoro, anche se lo devono operare in ospedale. Farlo perchè «il mio lavoro è una scelta di vità». E la scelta appunto di Matteo, vigile del fuoco a Modena, oggi una vita l'ha salvato davvero, quella della piccola Vittoria, 5 anni, rimasta sepolta nel crollo della sua casa a Obici, frazione di Finale Emilia travolta dal sisma che nella notte ha fatto cadere diversi edifici nella cittadina. Proprio mentre stava salvando con alcuni colleghi Vittoria Vultaggio, e lottava per farla uscire dalla macerie della sua cameretta, infatti il figlio, scappando impaurito dalla loro casa, che sta poco distante, si è ferito in modo serio, tagliandosi un piede. Ma il papà, Matteo Molesini, ha appreso di quanto capitato al figlio solo dopo aver salvato la bimba. E così, mentre il figlio veniva ricoverato a Modena per la ricostruzione del tendine d'Achille, il vigile del fuoco «eroe» è tornato al lavoro: «La mia è una scelta di vita», ha raccontato orgoglioso di quanto accaduto. «La casa di Vittoria era per metà inagibile, - ha spiegato il Vigile eroe - C'era solo una parete rimasta in piedi. La cameretta era crollata tutta e della bambina rimaneva fuori solo la testa. Era quasi sepolta completamente dalle macerie.Mentre stavamo lavorando per metterala in salvo continuaavo ad esserci delle scosse di assestamento». Molesini ha spiegato di non aver avuto paura dei crolli. «No, ho pensato. Qua non può crollare più nulla. Abbiamo continuato a scavare e piano piano l'abbiamo liberata. Ci abbiamo messo una mezzoretta e siamo riusciti a tirarla fuori. Non era priva di sensi, parlava terrorizzata, ma non ricordo cosa dicesse». Ma nel frattempo Michele, suo figlio, si faceva male. «Uscendo di casa di corsa si è tagliato - ha raccontato - e ora lo devono operare, ed è fra l'altro ricoverato in un ospedale dove si sentono ancora le scosse di terremoto». Nessun rimpianto, però, per la scelta che lo ha tenuto lontano dal figlio in quelle condizioni proprio quando, forse, aveva più bisogno di lui. «Ripeto, questo è il mio lavoro è una scelta di vita», ha ribadito prima di tornare tra le macerie, ad aiutare i tanti emiliani che sono scappati di casa in pigiama e che ancora non sanno quando potranno farvi ritorno. Fra. Pug.

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