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«Tutti a Palermo anche con le bombe»

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Migliaia di mail degli studenti al Miur: «Salperemo sulle navi della legalità» I presidi romani: «Ricatto allo Stato. Paura per altre scuole intitolate agli eroi»

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Nemmenose prenderanno di mira altri istituti intitolati a Falcone e Borsellino e a uomini e donne della scorta. Migliaia di mail degli studenti ieri mattina hanno bombardato il sito del Miur, con la stessa violenta deflagrazione della bomba che a Brindisi ha ucciso la studentessa sedicenne Melissa. Ma per dire che i ragazzi non hanno paura. «Siamo pronti a salpare sulle navi della legalità, hanno detto centinaia di studenti da tutta Italia» conferma la direttrice dell'Area giovani del Miur, Giovanna Boda, volata a Brindisi col ministro Profumo. Sul sito istituzionale c'è la lettera ai ragazzi: «Ci hanno colpito al cuore - scrive il ministro - ma non siete soli». Anche per rassicurare le famiglie, che per paura potrebbero frenare l'entusiasmo dei figli. Se di mafia si è trattato, è «un ricatto allo Stato» per Francesco Girgenti, preside del Montale, il liceo classico romano che salpa ogni anno con le Navi della legalità dirette a Palermo. «Non penso sia un caso l'attentato a una scuola intitolata alla moglie di Falcone proprio a ridosso della partenza delle navi da Civitavecchia e Napoli che porteranno migliaia di ragazzi all'albero di Falcone a Palermo - dice Girgenti - A me è venuto in mente immediatamente e anche al Ministero. Martedì partono le navi della legalità e la sento come una minaccia delle grandi organizzazione mafiose che vogliono ricattare il Miur. Ma le navi partiranno lo stesso e non dobbiamo farci intimorire - continua il preside -. Non so come reagiranno le famiglie, ma il Ministero ha ricevuto migliaia di mail degli studenti che dicono di non avere paura». Le scuole romane drizzano le antenne. «Siamo sconvolti e preoccupati per la scuola Emanuela Loi a Pisana, periferia a sud-ovest intitolata ad una agente della scorta di Borsellino» dice Anna Paola Tantucci, presidente di Eip Italia-Scuola strumento di pace, che da 40 anni organizza concorsi per le scuole sulla legalità. È stata lei il giorno prima dell'attentato, ad accompagnare gli studenti della Loi alla celebrazione, presieduta da Napolitano, per l'intitolazione a Falcone della scuola di Polizia penitenziaria a via di Brava. «In una teca di cristallo hanno rappresentato l'attentato di Capaci con la Croma bianca di Falcone». Domani minuto di silenzio a scuola. Lo hanno chiesto il sindaco Alemanno, la governatrice Polverini e il presidente della Provincia Zingaretti. I primi ieri il liceo classico Socrate e delle Scienze umane Caetani. «Il tempo si è fermato» ha detto la prof. di Filosofia Maria Eleonora Ummarino, responsabile del Centro di ascolto al Vivona.

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