«Fatto anomalo e complesso»
Ilministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri varca l'ingresso dell'ospedale dove sono stati portati i feriti e la vittima dell'attentato di Brindisi. È qui per loro, per portare «solidarietà» alle famiglie. Domani tornerà, assieme al ministro della Giustizia Paola Severino, per partecipare ad una riunione operativa con gli inquirenti e le forze dell'ordine. Martedì pomeriggio, alle 16.30, sarà in Senato per riferire su quanto accaduto. Ora è il momento del dolore, di un Paese che si stringe, unito, attorno alle vittime di una violenza incomprensibile. Talmente incomprensibile che il ministro dell'Interno evita di fare ipotesi: «Qualunque dichiarazione sarebbe al momento non suffragata da elementi certi. Qualsiasi pista è buona: per ora nessuna certezza su nessun canale». Insomma, ogni strada è percorribile anche se è difficile non sottolineare che si tratta «un fatto anomalo e complesso che desta grande preoccupazione, oltre che grande dolore perché ha colpito giovani vite». E poi c'è quel nome: Francesca Morvillo Falcone. La moglie di Giovanni, uccisa dalla mafia, assieme a lui, a Capaci e di cui, mercoledì, ricorreranno i 20 anni dalla morte. Una coincidenza che «colpisce», ma che non basta, da sola, ad abbozzare una spiegazione. Ciò che conta, in questo momento, è soprattutto ribadire che il governo c'è. Lo Stato c'è, «forte e compatto». Lo dice Cancellieri a Brindisi, ma soprattutto Mario Monti che dal G8 di Camp David si mantiene in costante contatto con Palazzo Chigi e con chi sta conducendo le indagini. Non solo ma il premier italiano, informato nella notte americana e davanti all'impossibilità di tornare in Italia, ha comunque telefonato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, al governatore pugliese Nichi Vendola e al neosindaco di Brindisi (è stato eletto lo scorso 7 maggio) Mimmo Consales. A tutti ha testimoniato il proprio dolore e sdegno, assicurando fermezza e massimo impegno nella ricerca dei colpevoli. Concetti ribaditi in serata durante una conferenza stampa. «Il governo - ha spiegato - intende avere la più grande fermezza e determinazione contro ogni tipo di criminalità e opera perché il Paese sia più che mai unito in questi momenti. Queste povere ragazze e ragazzi sono vittime di un atto senza precedenti come inciviltà». Anche il Professore conferma che «le indagini non consentono assolutamente di pronunciarci» su un'eventuale matrice, ma l'impegno è massimo. Il Guardasigilli, dalla Sardegna, esprime «orrore e raccapriccio» per quello che è accaduto e sottolinea la presenza di coincidenze che «fanno riflettere» (in particolare il fatto che la scuola «avesse vinto un concorso sulla legalità»). Ma subito aggiunge che «dare indicazioni in un senso o nell'altro sarebbe sbagliato». Intanto il ministro dell'Interno fa sapere che 200 uomini di polizia e carabinieri sono già stati inviati sul territorio (100 per il controllo e 100 per le indagini). «Li troveremo - assicura -: c'è grandissima determinazione e collaborazione tra polizia e carabinieri». E spiega che l'attentato non avrà «alcuna ripercussione» sui ballottaggi per le amministrative. Il presidente del Consiglio ha disposto l'esposizione delle bandiere a mezz'asta per ieri, oggi e domani. La memoria vola veloce alla bombe del '93. Anche allora davanti agli attentati dei Georgofili, di San Giovanni in Laterano, di San Giorgio in Velabro, si parlò di «anomalia». Per Cancellieri l'episodio di Brindisi sembra comunque estraneo, per dinamica, a ciò che accadde venti anni fa. Ma è presto per dire qualunque cosa, per cercare di spiegare, di rispondere all'unica domanda che oggi risuona nella mente di chiunque. Perché?