Il grande accusato: "Un semplice accordo politico"
Il sindaco uscente dell'Aquila Massimo Cialente cerca di difendersi passando al contrattacco. Non può negare l'evidenza, e quindi l'esistenza dell'eccordo preelettorale con Fli. Ne fa però una propria ricostruzione. «L'accordo di apparentamento era nato a Pescara, io invece ho provato a proporre un accordo politico, offrendo, in risposta alle sollecitazioni del segretario regionale Toto, postazioni di governo, come è giusto che sia, perché chi è in maggioranza programmatica è giusto che abbia anche responsabilità dirette e chiare. Successivamente ho parlato anche con Verini per trovare questo accordo, ma sul mio programma e senza accettare alcun altra proposta». Non si tratta di voto di scambio per lui, ma di una responsabilizzazione politica delle persone coinvolte. Che poi siano poltrone ben retribuite è un particolare poco fondamentale. Fondamentale, invece, era la distruzione di Chiodi e del suo potere. «Questo accordo non c'è stato, soprattutto sull'unico punto che mi distingue da De Matteis: via il commissario Chiodi e via Fontana e la Struttura Tecnica di Missione, il giorno dopo la mia elezione. Con Verini non ho trovato l'accordo. Io quando ho scritto e firmato, sapevo che mi sarei potuto esporre a ricatti, lo stesso Verini mi ha più volte detto e ripetuto che avrebbe pubblicato la lettera da me inviata a Toto (cosa che del resto, mentre la scrivevo, avevo ben presente). Ma io gioco alla luce del sole e non temo ricatti. Tra l'altro, le cose dell'Aquila le decidiamo noi, all'Aquila».Anche se le trattative le ha portate avanti Paolucci sul tavolo regionale. « Io della coerenza faccio una bandiera. Il fatto che Verini oggi stia con De Matteis, e ieri avrebbe potuto invece schierarsi con me, dimostra che si tratta di una persona che non ha categorie di valori e programmatiche di fondo, ma cerca posti e basta. A me spiace, perché avrei voluto creare una coalizione più ampia nella fase post sisma: è ciò di cui avevo parlato con l'onorevole Toto per telefono». Accordo che CIalente ha fatto con Idv e con la lista L'Aquila Oggi, non si sa sulla base di quali promesse. «Al contrario dentro Fli c'erano posizioni diverse, non di un consigliere, ma del segretario comunale. Infine i partiti della mia coalizione, nonché l'assemblea dei candidati, quando alla luce del sole ho parlato con loro di una ipotesi di accordo politico con Fli, hanno espresso tutte le loro perplessità e contrarietà, ritenendo che non sarebbe stato un accordo su basi politiche, ma del tutto personali». E forse gli accordi di bassa lega ne sono testimonianza. «Ho fatto bene così, perché con il suo comportamento Verini ha dimostrato che avevano ragione loro, e che sarebbe stato un matrimonio destinato al fallimento».