«È stato Toto a sollecitare quella mail»

MassimoCialente, sindaco dell'Aquila e candidato alla rielezione nel ballottaggio di domenica, non arretra di un passo sulla ricostruzione della trattativa con Fli e ribadisce: «Io non cedo ai ricatti». Non ha gradito, Cialente, i non-contenuti della trattativa regionale: «Era una lista della spesa – dice – e io non sono un supermercato». In più la coalizione si era dichiarata assolutamente contraria all'apparentamen- to. L'offerta dice Cialente, guardava al dopo-elezioni, non al ballottaggio. Nello specifico, riguardo a Luigi Faccia individuato per un posto al Centro Turistico del Gran Sasso chiarisce: «È stato per cinque anni delegato all'ente, ha lavorato, è competente». Insomma, valido. «Poi mi hanno chiesto l'assessorato – dice il sindaco - e io non potevo cedere al ricatto. Lo dico chiaramente: preferisco perdere. Hanno minacciato di rendere pubblico tutto il carteggio, ho risposto: "fate come volete". Non ho niente da nascondere. Sapevo che qualcosa sarebbe successo». E quel qualcosa oggi sono anche i trentamila volantini con il testo della mail già stampati per essere distribuiti. Non pensa di aver fatto un errore? «No, mi sono fidato – dice – di un parla- mentare della Repubblica».