La Fed in allarme: la crisi dell'Euro è un rischio per l'economia Usa
L'allarmearriva sempre dagli Stati Uniti ma questa volta a lanciarlo non è la politica ma la banca centrale: i verbali dell'ultima riunione del 24-25 aprile mostrano i timori della Fed per le tensioni nel Vecchio Continente, dove sono ancora necessari «considerevoli aggiustamenti sia a livello pubblico sia a livello del settore bancario». Se la situazione dovesse peggiorare per gli Stati Uniti, la Fed non esclude nuovi aiuti sotto forma del terzo round di allentamento monetario. Ipotesi che vede un solo membro del Fomc, il braccio operativo della Fed, convinto che un ulteriore «quantitative easing» sia necessario ora. Per molti altri è necessario attendere ulteriori indicazioni dall'economia e agire se la ripresa rallenta in modo deciso. La possibilità che i «venti contrari» che spirano dall'Europa abbiano un effetto sulla ripresa americana è sventolata nuovamente, a poche ore dai lavori del G8, anche dalla Casa Bianca, che invita il Congresso ad agire sulla crescita ed evitare il ripetersi del dibattito sull'aumento del tetto del debito dello scorso anno, costato agli Stati Uniti il downgrade di Standard & Poor's. Sarebbe «inimmaginabile» è il commento del portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. La traiettoria insostenibile delle finanze pubbliche americane è un «rischio - è il monito della Fed - per le prospettive economiche americane: se non sarà raggiunto un accordo sul budget federale, una forte stretta di bilancio potrebbe arrivare agli inizi del 2013». L'incertezza sui conti - è il timore della banca centrale - potrebbe spingere le aziende a ritardare assunzioni e investimenti«. Ma è l'Europa il nodo che preoccupa maggiormente. «Nell'area euro gli indicatori mostrano un indebolimento dell'attività con il peggioramento delle tensioni finanziarie, che sono aumentate: gli spread sul debito dell'Italia e della Spagna sono saliti». E questo anche in seguito alla possibilità che «Madrid - evidenziano i verbali della Fed - non centri i target di bilancio per quest'anno, costringendo a nuovi tagli, e ai timori sullo stato di salute delle banche iberiche».