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Disoccupato s'impicca il giorno prima di ottenere un posto di lavoro

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Quelladi Gravina di Catania è, però, una vicenda che si è anche tinta della beffa, una delle più diaboliche e per certi versi grottesche. Perché Salvatore Bua, manovale di 53 anni da sei mesi senza lavoro, si è folto la vita il giorno prima di ricevere la telefonata di un'impresa edile che gli offriva un posto in un cantiere. Da tempo Salvatore Bua aveva paura di non farcela, di restare fuori del mondo produttivo. Probabilmente dopo una notte travagliata, piena di pensieri cupi, si è alzato presto nella sua casa, al primo piano di un edificio di via Ercole Marelli, ed è andato in bagno. La scoperta è stata fatta dopo qualche minuto dalla moglie. Il dramma di Bua è venuto alla luce lo stesso giorno in cui una protesta sul tema è stata attuata a Catania dall'associazione Spazio Libero Cervantes che ha deposto piu di «100 croci con i nomi delle persone che dall'inizio del 2012 si sono suicidate a causa della crisi» davanti alla sede della Serit, l'agenzia di riscossione tasse per la Sicilia. A diverse centinaia di chilometri di distanza, il direttore generale della Cooperativa Azzurra, di San Bartolomeo al mare (Imperia), Sandro Rosso, 53 anni, si è tolto la vita, l'altra sera, sparandosi un colpo di pistola alla testa, in località Molino del Fico, probabilmente a causa della crisi che aveva investito il suo settore. L'uomosi sarebbe tolto la vita in auto. La cooperativa della quale Rosso era direttore si occupa dell'acquisto di forniture per la ristorazione collettiva: soprattutto alimentari, vini e biancheria. In Italia ogni anno si registrano circa 4mila suicidi. «Secondo le statistiche le morti correlate a motivazioni economiche pesano sul totale dei suicidi per più di un terzo, questo vuol dire oltre mille persone l'anno». Lo ha ricordato Antonio Mazzocchi (Pdl), presidente dei Cristiano Riformisti, alla presentazione della proposta di legge del Pdl per la prevenzione dei suicidi, ieri alla Camera.

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