«Come già annunciato, è questione di giorni, faremo questo nuovo decreto di semplificazione del processo di certificazione dei crediti a fine di compensazione dei debiti».
Leimprese, in pratica, certificando il loro credito con lo Stato avranno due possibilità: scontarlo con il sistema bancario o compensarlo con debiti fiscali iscritti a ruolo. Il meccanismo di certificazione semplificato sarà basato sue due moduli, una domanda e una risposta, «precompilati, semplici, senza ambiguità, per una procedura che deve avvenire entro 60 giorni». Ci sarà anche, con la Consip, una piattaforma elettronica per gestire questa semplice modulistica senza scambi di carte. Avuta la certificazione sulla base degli accordi con l'Abi, il credito potrà essere ceduto senza più notifiche tramite ufficiale giudiziario, risparmiando tempo e denaro. Grilli non ha quantificato l'ammontare dei crediti vantati dalle imprese, ma stime di Confindustria indicano una cifra intorno ai 70 miliardi di euro, a cui si dovrebbero aggiungere altri 30 miliardi di debiti commerciali tra imprese. La compensazione è prevista dalla legge 78 del 2010 ma finora il Tesoro non l'ha resa operativa per i possibili effetti negativi sul gettito fiscale complessivo. Il meccanismo di possibile compensazione che verrà messo in campo, ha sottolineato Grilli, non potrà compromettere trasparenza fiscale e lotta all'evasione. L'accelerazione del governo su questo tema rientra nella strategia del cambio di rotta avviato da Monti per dare segnali di una maggiore attenzione alla crescita. «Si tratta di cose importanti ma certo non risulutive per la nostre economia -ha spiegato Grilli - ma così si rimuove un grosso ostacolo». Soddisfatto il Pdl che ha più volte sollecitato nei giorni scorsi un intervento su questo problema. Il vicecapogruppo del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, sottolinea che l'arrivo del decreto è la dimostrazione «della bontà della linea del Pdl e ci indica la strada da seguire fino alla fine della legislatura: incalzare il governo, incidere sulle sue scelte, e usare questo tempo non per dilaniarci sul sostegno all'esecutivo ma per proporre al Paese un'idea di Italia e di Europa per i prossimi cinque anni». Il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri e hanno presentato una mozione a Palazzo Madama nella quale hanno chiesto di «attuare la disposizione che consente al ministro dell'Economia di innalzare, con proprio decreto, da 516.000 a 700.000 euro la soglia per l'effettuazione delle compensazioni orizzontali-rimborsi in conto fiscale, e prevedere due soglie distinte, una riferita alla compensazione orizzontale dei crediti e l'altra riferita ai rimborsi in conto fiscale». Particolarmente sensibile è il problema dei crediti Iva alle imprese. Iva che, fanno notare i senatori del Pdl, «dovrebbe essere neutrale per le imprese e dovrebbe invece incidere sul consumatore finale, si rivela, di fatto e allo stato, un ulteriore pesantissimo onere». Una situazione tutta italiana, visto che negli altri Paesi dell'Ue i tempi di attesa per i rimborsi sono più ridotti, e che mette a rischio la sopravvivenza di un numero crescente di imprese. In particolare nella mozione Gasparri e Quagliariello hanno sottolineato che «fino allo scorso ottobre 2011 gli stanziamenti erogati sono stati molto al di sotto rispetto alle erogazioni complessive dei 3 anni precedenti». «Sebbene - spiegano Gasparri e Quagliariello - sia l'Agenzia delle Entrate a mettere a disposizione di ciascun agente i fondi occorrenti per procedere all'accreditamento dei rimborsi sui conti bancari degli aventi diritto, la gestione diretta delle risorse è di competenza della Ragioneria Generale dello Stato. Ma dai dati sulle erogazioni sembra emergere che la Ragioneria generale stia operando una stretta sui pagamenti dello Stato». Stretta confermata dai dati perchè, come rilevano Gasparri e Quagliariello, «per il 2011 il bilancio assestato dello Stato prevede, rispetto agli stanziamenti iniziali per il 2011, una riduzione di 2 miliardi delle risorse per i rimborsi di imposta previste dal capitolo di spesa numero 3814 nel quale rientrano le risorse per l'erogazione dei rimborsi in conto fiscale Iva. Una analoga riduzione di 1 miliardo è inoltre prevista per le risorse del capitolo 3813 (rimborsi di imposte dirette dei concessionari). E per il 2012 è previsto, nel complesso, un aumento di risorse di 1,6 miliardi rispetto all'assestato 2011, insufficiente a riportare gli stanziamenti sui livelli inizialmente previsti per il 2011».