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L'Inps dimagrisce Taglio delle sedi

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Entro il 2014 l'Istituto lascerà il 10% degli immobili strumentali

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Èla spending review sul patrimonio immobiliare che sta mettendo in atto l'Istituto di previdenza con l'obiettivo di risparmio pari a 32 milioni annui (24 milioni per minori spese di funzionamento e 8 milioni per nuove locazioni). L'Istituto abbandonerà circa 229.000 metri quadri (su 1,9 milioni di mq complessivi) per uno spazio pari a tre volte il circo massimo a Roma. L'Inps prevede inoltre di incassare 80 milioni una tantum per dismissioni per quanto riguarda gli immobili di proprietà dei quali si è decisa la vendita. L'Inps utilizza nel complesso 680 immobili su tutto il territorio nazionale suddivisi tra immobili di proprietà (circa il 36% della superficie totale), immobili in affitto e immobili iscritti al Fip (fondo immobili pubblici) per un totale di 1,9 milioni di metri quadri (oltre quattro volte la superficie della Città del Vaticano pari a 440.000 metri quadri). In termini di superfici il 70% è occupato dalla direzione generale e da quelle regionali e provinciali mentre le agenzie territoriali occupano il restante 30% della superficie (ma coprono il 60% del totale per numero di immobili). Per gli immobili utilizzati dalle agenzie territoriali prevale la locazione mentre gli immobili della direzione generale e di quelle regionali e provinciali sono principalmente di proprietà dell'Istituto. Il parametro che sarà utilizzato - si legge in uno studio dell'Inps - sarà quello di 25 metri quadri di superficie netta per unità lavorativa che comprende anche la superficie di circolazione e gli spazi complementari. Al momento si è lavorato alla razionalizzazione delle direzioni mentre nei prossimi mesi si affronterà la questione agenzie e quella degli immobili strumentali dell'Inpdap e dell'Enpals. In particolare con l'Inpdap infatti si dovrà puntare a una sola sede provinciale che contenga tutti gli istituti di previdenza. L'obiettivo è di accorpare il personale esistente e concentrare per quanto possibile i dipendenti in un solo immobile (nel caso di strutture contigue) per garantire la maggiore funzionalità degli uffici. Dovrà essere rivista la conservazione degli atti (e definita la puntuale eliminazione dove necessario) con la concentrazione degli archivi e verificata, avverte l'Inps, la concessione di spazi ai circoli ricreativi e alle organizzazioni sindacali in coerenza con le disposizioni di legge. I piani di razionalizzazione predisposti su base regionale hanno interessato circa 250 immobili (su 680 complessivi) per 1,3 milioni di metri quadri. Di questi sono stati individuati 78 immobili oggetto di razionalizzazione di cui 64 interamente liberabili e 14 oggetto di riduzione degli spazi per l'attivazione di sinergie con altri enti. Il presidente dell'Istituto, Antonio Mastrapasqua, ha spiegato che il piano di razionalizzazione degli immobili strumentali presto riguarderà anche gli immobili strumentali dell'Inpdap e dell'Enpals. «Finora - ha spiegato - siamo intervenuti solo sulle sedi delle direzioni regionali e provinciali. Mancano ancora le agenzie e con l'arrivo di Inpdap e Enpals si dovrà rivedere ulteriormente il piano. L'accorpamento delle sedi tra i due enti principali potrà portare a risparmi enormi». «Tutto ciò è stato possibile - ha detto - perchè abbiamo deciso di farlo. Si sarebbe potuto e dovuto fare anche prima ma evidentemente non c'era la volontà». Mastrapasqua ha citato il caso di Catania dove esistevano sei sedi provinciali. Si ridurranno gli spazi desinati alle organizzazioni sindacali e ai circoli ricreativi lasciando solo quelli previsti da leggi e contratti.

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