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Gli Anni di piombo visti dall'ambasciata Usa a Roma

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Nonsolo. In quegli anni, gliStati Uniti dell'amministrazione Carter guardavano con attenzione l'evolversi della situazione politica modificando i giudizi sull'affidabilità dei partiti. «Governo ombra. I documenti segreti degli Usa sull'Italia degli anni di piombo» un libro scritto da Maurizio Molinari, corrispondente de La Stampa a Washington, svela i retroscena di quegli anni portando alla luce aspetti inaspettati. «Gli Stati Uniti non si fidavano della Dc. Il loro migliore alleato in quegli anni era ilVaticano e il cardinalCasaroli», racconta l'autore. Grazie ai documenti resi pubblici dal Freedom information Act si scopre che durante il sequestro Moro la Dc ha cercato in ogni modo di far credere a Washington che dietro il rapimento ci fosse il Partito comunista. Zaccagnini, allora segretario della Democrazia Cristiana, consegnò a Richard Gardner, l'ambasciatore Usa, un documento falso che accreditava questa tesi. In un cablo intitolato «Kidnapping ofAldomoro» vengono analizzati diversi punti del sequestro. In quel documento viene preso in esame anche il tipo di armi usate in via Fani e si parla della pistola Tokarev, quella tornata alla ribalta in questi giorni, accreditando la pista sovietica. L'uccisione di Moro spaventò gliStati Uniti al punto che Jimmy Carter rinviò il viaggio inItalia: «Situazione ad alto rischio terrorismo». Eppure, nonostante, il timore di una deriva comunista inItalia - persino Pertini viene visto con sospetto - i funzionari dell'ambasciata Usa a Roma hanno rapporti stretti con gli esponenti del Pci. E quando Napolitano chiede il visto per gli Stati Uniti, nonostante i tentativi della Dc di bloccare il visto, l'ambasciata dà il via libera. «Il partito comunista è serio e affidabile», si legge in un cablo. Talmente affidabile che il console a Milano apprende notizie riservate sui diplomatici sovietici grazie alle indiscrezioni raccontate da esponenti del partito comunista italiano. Il Pci permette agli americani di conoscere anche diversi retroscena del partito comunista francese. Un libro illuminante su un periodo che ancora oggi ha diverse zone d'ombre. Così che in quel periodo l'ambasciata statunitense aveva redatto una lista di giornalisti amici e avversari, scelti questi perché fautori della teoria della «cospirazione» anti Usa.Mau.Pic

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