«Anche il governo deve riflettere sul risultato»
Poisottolinea che «l'area alternativa alla sinistra deve ritrovare una sua configurazione. Il Pdl ha scelto ovunque candidati non espressione del partito. Può darsi che se avessimo candidato nostri parlamentari conosciuti avrebbero preso più voti: si parla tanto di volti nuovi, ma poi Orlando è un politico. C'è una bocciatura in generale delle politiche europee e il governo non può trarne giovamento, c'è un'area moderata (perfino a Palermo) che è ancora maggioranza. Ne escono male, da questo turno amministrativo, l'Europa e le politiche di rigore». Per gasparri è evidente che «la tendenza in negativo per il Pdl ma non va sottovalutato sia il fatto che si tratta di un voto locale che il dato sulla grande frammentazione che ha caratterizzato queste elezioni amministrative». «Chi ha governato in questo tempo di crisi paga un prezzo», come si è visto anche in Spagna, Francia, Grecia e Gran Bretagna; «e poi c'è l'appoggio a questo governo che ha una politica punitiva verso il nostro blocco sociale». Secondo il capogruppo Gasparri a questo punto occorre una riflessione seria sul rapporto con il governo. «D'ora in poi valuteremo dove votare e dove non appoggiare. Il che non si significa - ha concluso - che ritiriamo l'appoggio, ma che staremo più attenti».