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Diminuiscono le consulenze: risparmiati 37 milioni

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Nonmale in tempi di «spending review». In ogni caso il numero è destinato ad aumentare - spiega il ministero - perché le amministrazioni devono ancora comunicare i dati del secondo semestre 2011 (entro il 30 giugno). Soddisfatto ma ancora preoccupato il ministro, Filippo Patroni Griffi, che indica un obiettivo ambizioso per quest'anno: una calo del 20%. I dati 2011 - commenta - «evidenziano ancora una situazione allarmante», ma intanto è stato realizzato «un notevole progresso». A guidare la «classifica» dei tagli è il Sud con in testa la Basilicata dove le consulenze si sono dimezzate. Le amministrazioni più «spendaccione» sono in Umbria: +45%. Gli incarichi di collaborazione e consulenza affidati nel 2011 - si spiega più in dettaglio - sono stati 139.544 per un totale di 689.642.907,91 euro. Paragonando la dichiarazione del 2011 con quanto dichiarato lo scorso anno per l'anno 2010, emerge una tendenza in diminuzione sia degli incarichi affidati, pari all'8,52%, che dei compensi liquidati pari al 4,53% (nel 2010: incarichi affidati 152.547 e compensi liquidati 722.401.576,53 di euro). La flessione maggiore si è registrata al Sud con il 20,63% in meno rispetto allo scorso anno e nelle Isole con il 17,24% in meno. La variazione è più contenuta al Nord (-6,54%), mentre al Centro la situazione rimane pressoché stabile rispetto al conferimento degli incarichi (-0,23%). Guardando le singole Regioni e Province autonome italiane si evidenzia un aumento del numero degli incarichi conferiti nel 2011 rispetto a quanto dichiarato nel 2010 per le Regioni: Umbria (45,99%), Toscana (12,21%), Provincia Autonoma di Bolzano (8,75%), Provincia Autonoma di Trento (3,63%) e Marche (3,55%). Al contrario, una consistente diminuzione si registra, invece, nelle Regioni: Basilicata (-50,51%), Valle d'Aosta (-44,90%), Calabria (-38,26%). La diminuzione continua a registrarsi ma più moderatamente per le Regioni: Lazio (-20,09%), Sicilia (-19,17%), Campania (-18,35%), Molise (-14,53%), Piemonte (-13,89%), Sardegna (-13,91%), Friuli Venezia Giulia (-12,59%), Emilia Romagna (-12,12%) e Abruzzo (-11,08%). Le restanti Regioni registrano una percentuale in diminuzione inferiore al 9%. Il totale dei compensi erogati per incarichi conferiti a consulenti e collaboratori esterni nell'anno 2011 - spiega ancora il ministero - è diminuito complessivamente dell'4,53% rispetto a quanto comunicato per l'anno 2010. In particolare, la flessione maggiore si è registrata al Sud con il 17,83% rispetto al 2011 e nelle Isole con il 14,51% in meno. La variazione in diminuzione è più contenuta al Nord (-2,28%), mentre al Centro la situazione sulla liquidazione dei compensi per incarichi a consulenti e collaboratori rimane pressoché stabile (-0,22%). Guardando nel dettaglio la distribuzione per le singole Regioni e Province autonome italiane si evidenzia un aumento del totale dei compensi erogati per incarichi nel 2011 rispetto a quanto dichiarato nel 2010 nelle Regioni: Umbria (29,54%), Molise (15,07%), Lombardia (13,91%), Liguria (5,73%), Toscana (1,89%) e Friuli Venezia Giulia (1,32%). Al contrario, una consistente diminuzione si registra nelle Regioni: Valle d'Aosta (-54,91%) e Calabria (-48,72%). La diminuzione è altresì presente nelle Regioni: Sicilia (-19,79%), Campania (-19,38%), Piemonte (-17,24%), Abruzzo (-17,02%), Emilia Romagna (-16,13%) e Basilicata (-15,10%). Le restanti Regioni registrano un calo inferiore all'8%.

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