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Delusi e preoccupati i greci voteranno contro il piano di salvataggio

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Ingreco «Chrysi Avgi» portatric edi una simbologia luminosa che però cela idee che vengono da un passato oscuro. Una formazione che si fregia di simboli neanche troppo velatamente neonazisti e che ha un programma che molti greci, delusi dai partiti e spaventati dalla crisi e dall'immigrazione, trovano attraente: linea durissima contro il crimine, espulsione degli immigrati illegali, il tutto per «ripulire» la Grecia. I militanti di Alba Dorata sono instancabili nel portare con migliaia di volantini il loro messaggio di sicurezza e pulizia nei quartieri ateniesi dove la criminalità dilaga e gli abitanti sono esasperati. Distribuiscono alimentari, vestiti e scarpe ai poveri. Hanno proposte ben precise, come quella di minare i confini della Grecia, per evitare che gli immigrati varchino i confini. Domenica la Grecia va alle urne per cercare di invertire la rotta così pericolosamente indirizzata verso il baratro. Stanchi, delusi e preoccupati per il futuro: così i greci si preparano alle elezioni del 6 maggio, con la crisi a farla da padrone. Sulla scia e per effetto della fine del bipartitismo in Grecia, il Parlamento che uscirà dalle elezioni politiche del 6 maggio sarà quasi certamente formato da 10 partiti, contro i cinque che ne fanno attualmente parte. Sulla base dei risultati di tutti i sondaggi d'opinione condotti nelle settimane precedenti la consultazione, infatti, si evince che sono almeno 10 le formazioni politiche che potrebbero oltrepassare la soglia del 3 per cento ed conquistarsi una rappresentanza nell'Assemblea unicamerale ellenica che conta 300 deputati. Secondo le inchieste, il partito Nea Dimocratia (Nd, centro destra) otterrebbe il 22.3 per cento delle preferenze, pari a 110 seggi (grazie a un bonus di seggi che vanno al partito di maggioranza relativa). E pensare che questo è il partito che ha truccato i conti per entrare nell'euro. Il partito socialista Pasok riceverebbe il 17.8 per cento dei voti, ottenendo 48 deputati. Al terzo posto si piazzerebbe il partito nazionalista Greci Indipendenti (contrario al piano di salvataggio economico del Paese concordato con i creditori internazionali), fondato dal transfuga di Nd Panos Kammenos. La stessa percentuale di voti - poco più del 9 per cento - andrebbe alla Coalizione della Sinistra Radicale e al Partito Comunista. I sondaggi hanno inoltre rilevato che anche Sinistra Democratica, Chrysi Avgi e Laos (estrema destra), i Verdi-ecologisti e l'Alleanza Democratica dovrebbero superare la soglia del 3 per cento ed entrare in Parlamento.

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