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Il ministro Fornero non convince

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Il ministro del Lavoro Elsa Fornero

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«Non ho la presunzione di convincervi che la riforma sia giusta, ma voi non abbiate la presunzione che sia sbagliata». Nell'arena delle tute blu dell'Alenia a Caselle, il ministro Elsa Fornero ha spiegato le ragioni delle nuove misure sul mercato del lavoro affrontando fischi, cartelli polemici e contestazioni come era prevedibile ma alla fine ha incassato un applauso («era solo per cortesia» ha precisato Airaudo della Fiom). Non è mancato chi l'ha affrontata a viso aperto prendendo la parola. «Ho 32 anni e sto cercando il futuro. Quando l'ho vista piangere ho pensato che finalmente c'era qualcuno diverso. Poi mi sono ricreduto» ha detto un metalmeccanico. Esodati, articolo 18 e ammortizzatori sociali i temi più caldi sollevati dai lavoratori. Fornero ha ribadito che «la riforma è necessaria perché il nostro mercato del lavoro negli ultimi 15 anni ha funzionato troppo poco; poca occupazione, bassa qualità e precariato». Stesso diascorso per le pensioni: «è una botta, ma non c'erano alternative». Quanto al nodo degli esodati «ho scritto una lettera ai sindacati per trovare una soluzione. Il ministro non ce l'ha in tasca». E così per una ventina di minuti durante i quali si è sottoposta al fuoco delle domande concludendo che «è vitale che questo governo non resti chiuso nei palazzi romani a prendere decisioni importanti e vitali per il Paese, e spieghi i suoi provvedimenti». Ma le sue parole non convincono affatto. E la Fiom torna a invocare lo sciopero generale. Fuori dallo stabilimento anche una delegazione di addetti Agile-Ex Eutelia. Volevano ricordare al ministro che a marzo è scaduta la cassa integrazione per ben 1.200 persone. E tra i e gli operai Agile, a Caselle scoppia una piccola querelle. «Chi se ne frega delle offese e delle diverse sigle sindacali. Ma non vi rendete conto che siamo tutti col culo per terra e che ci vogliono dividere?», urla Giulio Basile dell'Agile, strappando anche qualche applauso sul fronte opposto. Il leader della Fiom Airaudo, si è soddisfatto per il fatto che «è stata una assemblea vera» ma non esita a ribadire la necessità di uno sciopero generale. «Dobbiamo bloccare il Paese - ha dichiarato - c'è uno squilibrio enorme tra le cose che vengono proposte e imposte ai lavoratori e un'equità che non è mai iniziata con questo governo». Critiche anche dalla Uilm: l'allungamento dell'età pensionabile va bene solo per alcune categorie, ma ci sono lavori che non si possono fare fino a 67 anni. Intanto a Montecitorio si attendono circa 300 emendamenti alla riforma sul lavoro. Il termine scade oggi. Mentre il Pd ha annunciato circa 60 proposte di modifica, l'Idv ha parlato di almeno 50 emendamenti. Il voto inizierà il 30 aprile.

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