I partiti accelerano sui finanziamenti, riforma entro l'estate
Ela commissione recepisce la sollecitazione cambiando subito il calendario dei lavori. I due relatori del testo «ABC» sulla trasparenza dei conti dei partiti, Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl), dovranno scrivere entro il 3 maggio un testo base che contenga le due riforme. Poi lunedì 7 maggio a mezzogiorno scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti. L'8 e il 9 si dovranno votare le proposte di modifica. Ed entro il 10 maggio si chiederanno i pareri alle commissioni competenti e si darà il mandato ai relatori a riferire in Aula. Cosa che dovrebbe avvenire il 14 maggio. Iter diverso e più lungo avrà invece il provvedimento per l'applicazione dell'articolo 49 della Costituzione, quello con il quale si potrebbe conferire la personalità giuridica ai partiti. Per questo progetto di legge, si conferma il 9 maggio come ultimo giorno entro il quale presentare un testo base che dovrà tenere conto delle circa 20 proposte depositate a Montecitorio sull'argomento (le ultime tre sono di Lega, Udc e Pt). Mentre entro il 14 si dovrà fissare il termine per gli emendamenti, che saranno votati il 15-16-17 maggio. Il 24 maggio si dovrebbe dare il mandato al relatore a riferire in Aula. Il quale non dovrebbe andare oltre il 28 maggio. Critici il radicale Maurizio Turco e il leghista Pier Guido Vanalli che non vedono di buon occhio la separazione della questione «controlli-finanziamenti» da quella della «riforma dei partiti». «Stanno facendo di fatto uno spezzatino dell'articolo 49 - commenta Turco - con l'unico obiettivo di evitare la discussione sulla democrazia interna ai partiti». Nel testo base del 3 maggio, quello che dovrà contenere le norme sulla «trasparenza» e la riforma dei rimborsi, si dovrebbe fissare un «tetto» al finanziamento dei partiti; affrontare la questione della rinuncia o meno dell'ultima tranche dei rimborsi fissata per luglio e poi rinviata. Il tutto ispirandosi, probabilmente, al sistema tedesco. Schiacciati tra l'incudine dell'antipolitica e gli appelli a far presto di Napolitano i partiti fanno capire, insomma, di avere ora molta fretta. «Dobbiamo arrivare alla pausa estiva - assicura il leader Idv Pier Ferdinando Casini - avendo fatto la riforma dei partiti e la legge elettorale. Ormai siamo chiamati a passare dalle parole ai fatti».